martedì 26 luglio 2011

Rocco Siffredi è l´ultimo samurai: parola della moglie che ci racconta la sua vita insieme a lui.

di Sergio Di Cori Modigliani



Notizie dal mondo, ormai, alla rovescia.
Invidia invidia, non c’è che dire.

Lui si chiama Rocco Siffredi: lo invidiano i maschi che hanno problemi di erezione e il sesso lo vivono soltanto nelle fantasie. Soprattutto i collezionisti di femmine, gli amanti della quantità.. Rocco Siffredi è accreditato di una cifra intorno alle diecimila donne. E lo può certo dimostrare, lo fa da anni adavanti a una cinepresa e in pubblico.

Lei si chiama Rosa Tassi, sua moglie, e –udite udite- la signora Rosa Tassi, felice mamma di due bimbetti, risulta tra le cinque donne più invidiate in Italia.

Sul numero in edicola di Panorama appare una intervista con la signora Siffredi che ha deciso di raccontare alcuni aspetti della loro vita intima. Essendo lei una ex attrice porno e lui il più longevo –come tenuta negli anni- attore porno italiano, dato che di loro si sa tutto, quando decidono “di mettersi a nudo” vuol dire che si vestono e parlano della loro emotività, della loro sensibilità, della loro sentimentalità.
Esattamente il contrario opposto di ciò che accade per la maggior parte delle persone.

Una bella coppia. Se non altro sono onesti, sinceri e aperti. Il che, in Italia in tempi come questi, merita davvero un’Oscar.

La signora Rosa Tassi ha rilasciato una interessante intervista anche sui quotidiani sudamericani dove lei vantava un certo seguito, dove ha raccontato come ha conosciuto suo marito. «Lavoravo come modella a Budapest  e un giorno mi propongono di andare a Cannes per lavorare come hostess durante il festival del cinema porno. Arrivo in Francia dopo 16 ore di pullman, e alla stazione mi ritrovo Rocco. Spiritato, che con un' orribile tuta bordeaux, mi dice: tu dormi nella mia villa perchè in albergo non c’è posto».
Finiscono per lavorare insieme.
Lui le propone di fare del porno e lei accetta.
La loro prima volta insieme è stata sul set.
«La protagonista diede forfait e lui, a bruciapelo, mi propose di sostituirla. Non ci eravamo neppure baciati, accettai a una sola condizione: che le mie scene di sesso fossero girate soltanto con lui. Così dovettero cambiare la sceneggiatura e il film si trasformò in una versione hard di The Bodyguard. Lui faceva Kevin Costner e io Whitney Houston».
In seguito i due girano insieme altri due film: Tarzan e Jane e Il Marchese de Sade.

Nasce tra i due un vero amore, basato sulla comprensione reciproca e sulla condivisione.
Si sposano e arrivano due bei pargoli. Lei, dopo aver partecipato a cinque film, decide subito di abbandonare l’ambiente “perché ero e sono tuttora innamorata di lui”. Rocco decide di lasciare definitivamente il porno per occuparsi della sua nuova famiglia.
Poi arrivano i due figli e Rocco decide di allontanarsi dalle scene per stare vicino alla famiglia. «L'aveva fatto per i figli “ spiega la signora Rosa “senza il set però non stava bene e per sfogarsi era costretto ad andare a letto con delle prostitute. Allora un giorno gli ho detto: visto che io ai tuoi ritmi non ci sto, meglio che ricominci a girare. Così è stato».
Rocco Siffredi, infatti, per amore della moglie aveva deciso di non partecipare più alla produzione dei film porno ma non riusciva a resistere senza fare sesso continuamente con altre donne. E così, clandestinamente, di nascosto dalla moglie, ogni giorno andava con una prostituta diversa. Finchè, dopo un anno di questa vita, è tornato a casa e in preda ad una crisi di sconforto ha onfessato alla moglie il suo davvero tragico problema.

«Ho mentito per un anno a mia moglie sulle prostitute" ha dichiarato il pornodivo con tono disperato"- cominciavo a pensare al divorzio. Ero in un vicolo cieco e non sapevo che cosa fare. Non si può vivere così. E allora, siccome amo mia moglie, ho deciso di affrontare la cosa con lei. Le ho sbattuto sul tavolo le forse mille prostitute che aveva incontrato in almeno un anno. Lei è stata fantastica e mi è stata ancora una volta al fianco».

L’aspetto davvero tenero di questa coppia consiste nella capacità che denunciano di essere in grado di condividere una profonda complicità, una totale mancanza di ipocrisia purtroppo molto rara tra le coppie, diciamo così “normali” (tanto per trovare un termine).

La signora Rosa, con l’aria tranquilla e serafica spiega –in una divertentissima intervista rilasciata a una rete televisiva uruguayana- che “Rocco è un uomo meraviglioso, sempre presente, che mi ama, mi accudisce, che adora occuparsi dei bambini e della famiglia. E’ dotato di un appetito sessuale fuori del comune, è una specie di handicap e bisogna amarlo per comprenderlo. E' come essere la moglie di qualcuno che non ha le gambe o le braccia; per amore si impara a viverci insieme stando bene. Sapete, certe volte io muoio dall’invidia per le donne cosiddetet normali.  Quando delle amiche mi raccontano dei mariti che cominciano a perdere colpi, lo devo ammettere: forse un pò di invidia c'è da parte mia, non posso negarlo. Mi piacerebbe sapere di poter contare su un maschio un po’ più tranquillo, ma nessuno è perfetto. Sapete come lo chiamo nell'intimità? L'ultimo samurai».
Apparsi alla televisione uruguayana la settimana scorsa, lui –che ha diversi fan club in Sudamerica- ha dichiarato che “in verità non sono più quello di una volta, sono contento che il tempo sia passato e l’idea di invecchiare mi piace. Sento che ho meno urgenza di un tempo e la cosa mi dà tanta serenità. Oggi, per esempio, sono in grado anche di fare sesso soltanto dieci volte alla settimana. Fino a due anni fa se non facevo sesso tre volte al giorno con donne diverse, poi la sera quando andavo a dormire mi sentivo male”.

Mentre lui parlava lei lo osservava con tanto amore. “E’ vero, più passa il tempo e più lui diventa sereno. Non è facile essere la moglie di un portatore di handicap. Ma, dopotutto, ciò che conta nella vita è l’amore. Io ci credo al fatto che, alla fine, l’Amore può davvero tutto”.

La trovo una coppia davvero deliziosa.

Una volta tanto un maschio e una femmina che non fanno i furbetti, si assumono la responsabilità delle proprie scelte di vita, e non hanno alcuna voglia di vendere la madre al mercato per cinque secondi di visibilità. Anzi. Tutt’altro. Il loro obiettivo dichiarato consiste nel riuscire a invecchiare quanto prima possibile, scomparire nell’anonimato e nella armoniosa quiete rassicurante che soltanto la senescenza può garantire.

Due grandi saggi.
Non c’è che dire..

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