martedì 2 agosto 2011

L'agenzia cinese Dagong annuncia di essere pronta ad abbassare il rating finanziario degli Usa dichiarandoli "ufficialmente" finanziariamente deboli

di Sergio Di Cori Modigliani


L’annuncio arriva sottotono, ma colpisce. Eccome. E non soltanto l’immaginario collettivo.
Domani, 3 agosto 2011, sarà un giorno molto particolare, per non dire unico.
Alcuni economisti americani, lo hanno già segnato sulla lavagna come il giorno che decreta la fine di una epoca e di una civiltà e l’inizio di un’altra.
Guan Jianzhong, infatti, il presidente fondatore di “Dagong” l’agenzia di rating finanziaria cinese –tuttora non riconosciuta ufficialmente dal governo statunitense- ha fatto sapere in via ufficiosa che “è molto probabile per non dire quasi certo che domani 3 agosto noi dichiareremo formalmente un abbassamento di livello del credito per il sistema economico statunitense, passandolo da AA a A e tra qualche giorno abbasseremo quello dell’Italia da A- a una A semplice, ma siamo pronti ad abbassarlo entro agosto anche a B, perchè l'Italia si trova oggettivamente a livello B”.
In Europa e in Usa prosegue la incosciente, irresponsabile e faziosa scelta di non attribuire alcuna credibilità a Dagong, senza riconoscere il potere –reale—di Jianzhong, mentre i grossi clienti sia in Asia che in Euorpa ne riconoscono il valore e quindi vendono titoli europei a man bassa (soprattutto italiani, belgi e spagnoli).
E’ quello che i sonnolenti giornalisti italiani e la truppa mediatica al gran completo (compreso Berlusconi) definiscono “la speculazione” una parola diversiva che introduce un falso ideologico, perchè non spiega, non comunica e non informa chi sarebbero gli speculatori e dove si troverebbero. “la vergognosa prova di forza pubblica tra i due partiti politici statunitensi a proposito del rialzo del debito pubblico” ha dichiarato Jianzhong “e il fallimento totale davanti agli occhi del pianeta del sistema politico-finanziario americano nel riuscire a risolvere in maniera convincente il loro problema, stabiliscono la certezza economica dell’inizio di un trend economico che è irreversibile. E’ inutile nascondersi dietro a un dito. Gli Usa sono una nazione economicamente non più attendibile. E’ arrivato il momento che qualcuno abbia il coraggio di fornire dati reali e quindi abbassi ufficialmente la loro credibilità finanziaria nel mondo, La mia agenzia intende farlo e domani lo faremo. E’ possibile che le banche centrali occidentali non mi daranno retta. A me non importa. Mi importa che mi diano retta i clienti cui noi facciamo da consulenti e che ci chiedono come e dove e quando investire”.
Non era mai accaduto che la Cina si ponesse in maniera così dirompentmente aggressiva contro il ondo occidentale. Ma non posiamo dar torto a Jiangzhong.
La Cina è attualmente l’economia più solida del pianeta, ha in pugno l’economia occidentale, la vede traballare e –giustamente- non sopporta più l’idea che gli snob dei salotti buoni di Wall Street, Francoforte, Londra e Parigi e Milano storcano il naso e non li accolgano alla pari.
“Il mondo finanziario planetario si è fidato in questi anni di Fitch, Moody’s e Standrad & Poor’s: ha fatto male. Infatti hanno perso i loro soldi, quindi gli investitori sono delusi. E’ arrivato il momento che questi tre giganti rinuncino al loro monopolio. Se non accettano le nostre categorie alla pari con le loro, ne pagheranno le conseguenze. Il mondo occidentale è in declino economico. Noi no. Anzi. Questa è un dato di fatto tangibile. E gli affari e gli investimenti non si basano su chiacchiere, bensì sulle cifre”. ha concluso Jioanzhong.
E’ chiaro?
In Europa I comunicati dell’agenzia Dagong non sono stati diramati.
Non mi sembra intelligente snobbare la Cina. Lo ritengo un grave errore aristocratico.
Essere arroganti è un vizio che non ci possiamo permettere. Quantomeno non ce lo possiamo permettere in questo momento.

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