lunedì 11 giugno 2012

Gli inglesi scoprono Beppe Grillo. Grazie a chi lo voleva attaccare. E' il solito autogol.



di Sergio Di Cori Modigliani


Nei prossimi giorni ne sapremo di più. Per il momento, a caldo, mi sembra chiaro che si tratti dell’ennesimo autogol, oppure, se preferite, boomerang.
Forse, più semplicemente, si tratta della consueta arrogante supponenza con la quale il potere mediatico italiota tenta di gestire la sua comunicazione.
In termini sportivi –dato che si tratta di un incontro europeo- direi che Beppe-Beppe 2-1. Fine della partita.
Non sappiamo ancora quando ce ne sarà un’altra.
Una cosa è chiara: aspettiamone delle belle.

E adesso veniamo ai fatti.

Il management direttivo (la grande cupola) della truppa mediatica asservita, qualche giorno fa, dopo aver letto gli ultimi sondaggi proiettivi in termini elettorali, è andata in tilt.
Il m5s raggiunge all’incirca il 20% alla pari con il pdl e il pd comincia a sentire il fiato sul collo.
I nostri baldi geniali esperti della comunicazione hanno selezionato nel loro software, (reale) o mentale che sia, il nome giusto per la cosa giusta nella testata giusta. Al Beppe leader politico avrebbero contrapposto un Beppe leader mediatico.
E così hanno selezionato un impiegato di secondo pelo, certo Beppe Severgnini, da un po’ di tempo piazzato in quella zona franca a metà tra la cultura del piagnisteo e l’industria dell’indignazione, quella che in termini marketing rende di più.  In termini di comunicazione e immagine è la variante anni 2012 di quella che negli anni’90 era stata la squallida epopea di Vittorio Sgarbi. Un giornalista del nulla, che compare in tutte le televisioni italiane –nessuna esclusa, se non vado errato con l’unica nobile eccezione di rainews24 di Corradino Mineo- e martella di continuo diffondendo banalità piatte che di solito vengono presentate come perle di saggezza antica di tradizione sapienziale. Nel settembre del 2011, il nostro Severgnini, aveva pubblicato la sua ultima fatica in inglese: “Berlusconi spiegato agli americani”, quando forse gli avevano detto “Berlusconi è cotto, tra un mese lo sbattono via, adesso va attaccato è il momento giusto”. Era volato a New York assistito dalle truppe cammellate dell’ambasciata italiana lanciando il suo bestseller, se lo sentiva già in tasca. Il libro è uscito e dopo l’impietosa quanto lucida analisi (poche righe ben scritte) sul Wall Street Journal è stato ritirato dai distributori dopo due settimane. “E’ un buon copia e incolla di notiziole che sanno tutti; l’autore forse non si è reso conto che esiste la rete. Capiamo di più leggendo un qualunque fantasioso blogger italiano che non questo libro nel quale non c’è né un’informazione inedita, né interpretazioni utili, né tantomeno un guizzo che faccia ben sperare nella ripresa dell’Italia”.
Ma il nostro Beppe non si è scoraggiato. Si è messo all’ombra del ragionier vanesio e a gennaio del 2012 è volato a Londra con lui e poi si è assicurato una corrispondenza da editorialista per il prestigioso Financial Times.
E così, fedele al suo mestiere di mestierante, in data 5 giugno ha avuto la brillantissima idea di pubblicare in Gran Bretagna un editoriale sul movimento cinque stelle nel quale si spiega ai figli d’Albione che il suo omonimo di battesimo sarebbe la variante post-moderna di Benito Mussolini. Beppe Severgnini-Beppe Grillo: 1-0. Un gol facile, ma pur sempre gol.
I partiti italiani felici e goduriosi, perché nella loro mente perversa hanno pensato “che bello, adesso ci pensano gli inglesi, così scarichiamo nelle loro mani la patata bollente e se la vedono loro; faranno il gioco sporco a nostro nome, cominceranno a battere la grancassa contro Grillo come hanno fatto con il berlusca; il nostro Beppe è molto più furbo del Beppe dei grillini””.
Questi davvero non hanno capito che cos’è la rete.
Gli inglesi hanno letto, ci hanno pensato su un pochettino, e in Gran Bretagna, tra bloggers, siti indipendenti, radio libere, sei interventi di opinionisti liberi sulla BBC, hanno smontato la squallida montatura italiota.
Da noi, i partiti hanno capito che avevano fatto un buco nell’acqua, e allora hanno deciso di far finta di niente. Nessuno ha commentato l’articolo dell’editorialista italiota, consci dell’ennesimo autogol accontentandosi di chiudere così la partita.
Beppe Severgnini- Beppe Grillo: 1-1. Fine dei giochi, tutti a casa.
Siccome avevano messo altri giocatori in campo, però, l’arbitro deve aver concesso almeno 6 minuti supplementari, e proprio all’ultimo secondo, arriva il genovese e zac.
Elegante colpo di testa (non nel suo carniere usuale) e gol.
Beppe Severgnini- Beppe Grillo: 1-2.
Fine della partita.
Surprise!

Che cosa ha fatto Grillo?
Ha scritto una lettera al direttore del financial times, breve, concisa, icàstica, british style, nella quale si dichiarava offeso per l’accostamento della sua persona –e del suo movimento- a Mussolini. Gli inglesi, invece di cestinarla, l’hanno pubblicata.
E agli inglesi, è piaciuta molto ma molto di più la brevissima missiva di Grillo piuttosto che l’abile messinscena di Severgnini.

Non basta.

A questo punto la stampa inglese si è incuriosita e oggi in Gran Bretagna è stato diffuso per passaparola l’ultimo articolo apparso sul blog di Beppe Grillo. Sul quale devo fare una precisazione. Di solito, ogni giorno compaiono nel blog di Grillo uno o diversi articoli. E’ chiaro –ed è comprensibile e giusto che sia così data l’enorme mole di lavoro- che la maggior parte di quei testi vengono redatti da persone vicine a Grillo, le quali, alla fine gli sottopongono il testo e lui dice ok va bene così. Questo, invece, se l’è scritto da solo. Proprio lui, con la bava alla bocca. E’ la sua firma.
Perché ha capito che i marpioni le proveranno tutte.
E gli inglesi cominciano a divertirsi.
Come mi suggeriva un mio amico che fa il giornalista oltremanica e conosce i suoi polli “sai, in una situazione di acuta emergenza, per il financial times potrebbe addirittura diventare molto più interessante sostituire il suo Beppe con l’altro Beppe, non sarebbe fantastico?”.
L’articolo di Beppe Grillo si chiama “Lo scacco matto dell’imbecille”.

Come ha reagito a tutto ciò la truppa mediatica italiota?
Con un cauto imbarazzo a metà tra la censura e il silenzio.
O, come nel caso de ilsole24ore, con un pezzo di giornalismo davvero brutto.
Per non dire triste e avvilente per la professione.
Hanno messo una fotografia di Grillo che sembra l’immagine di uno schizofrenico pericoloso appena scappato dal manicomio dopo aver assassinato sei infermieri, anche colorata al Photoshop per aumentarne l’intensità del livore e trasmettere l’idea del pazzo; hanno citato l’evento ma non hanno riportato la lettera di Beppe Grillo, bensì soltanto una frase “sono offeso da questo accostamento con Mussolini” e non hanno neppure citato il nome di Severgnini. Hanno citato una frase definendola: “così scrive il Financial Times . «Vi ricorda qualcuno, Beppe Grillo? Silvio Berlusconi, senza le sue morbide donne. O Umberto Bossi, senza gli scandali finanziari che hanno tormentato la Lega”.

La parola d’ordine è: “lasciamo perdere e chiudiamo qui la cosa”.

Io invece la apro, guarda un po’.

Perché questa è anti-politica.

Così si costruisce il qualunquismo, così si alimenta il populismo, così si aizza alla violenza.
Andare in giro per il mondo sostenendo che i grillini vogliono organizzare la marcia su Roma a me sembra demenziale, a dir poco.

Ecco qui di seguito la lettera (in lingua originale) che Beppe Grillo ha inviato al financial times. La trovate nel sito britannico nella sezione commenti:

Internet movement and democracy for Italy

From Mr Beppe Grillo.
Sir, I’ve read your June 5 Comment piece “The chirruping allure of Italy’s Jiminy Cricket”, talking about myself and the Italian Five Star Movement.
The article is a deliberate attack on the democratic movement that I represent. The Five Star Movement does not have “simplistic solutions to difficult problems”, but a complete programme that has been discussed on the internet for months and published online at www.beppegrillo.it. Any journalist can read it, even Beppe Severgnini. I have been compared to Benito Mussolini, a dictator. To me, this is an outrage.
The Five Star Movement is accused of being “Populism 2.0”. It is exactly the opposite.
In Italy, the political parties have occupied every space in industry, in the banks, in the media, etc. We live in a partitocracy, not in a democracy any more.
Unlike the political parties, the Five Star Movement has refused any public financing. It is actually predicted to be the second political force in Italy with 20 per cent of the votes, after only two and a half years since it came into being. It has the goal of achieving a real democracy and of giving the opportunity to citizens to be involved in any decision that affects their life without the intermediation of the parties.
The spirit of the Five Star Movement can be summarised in two words: transparency and participation, both possible thanks to the diffusion of the internet.
In the future I hope to read more qualified and objective articles with reference to Italian politics in your prestigious newspaper.
Beppe Grillo, Genoa, Italy

E’ di facile lettura e molto sobrio. Sostiene che in Italia i partiti strozzano la nazione e ne impediscono lo sviluppo e che il suo movimento punta alla trasparenza e alla partecipazione dei cittadini. Si conclude con una stoccata velenosa al direttore del financial times (che ha accusato il colpo, inferocito con Severgnini, come ci spiegano dalla Gran Bretagna) e da bravo sportivo l’ha pubblicata (avrebbe potuto non farlo). La lettera, infatti, si chiude con “Mi auguro di avere l’opportunità nel futuro di poter leggere degli articoli più qualificati e attendibili, in riferimento alla politica italiana, nella sua prestigiosa testata”.

In Gran Bretagna neppure ne parlano più. Sono tutti appresso all’articolo del blog di Grillo che considerano, giustamente, molto più interessante per capire da soli di che cosa si tratta. Per gli anglo-americani l’idea che un deputato chieda la sfiducia del governatore della Lombardia e poi, il giorno del voto, per impedire che la propria mozione vinca, prende la moglie  e se ne va in barca in Grecia così risulta assente, è un’azione da teatro surrealista degli anni’30.
In sintesi: Severgnini ha spianato la strada a Grillo. In un mondo da fantascienza e in un universo parallelo si potrebbe addirittura pensare che Casaleggio abbia telefonato alla Bindi e le abbia chiesto “Ehilà Rosy, quanti milioni volete per costruire a Grillo un gigantesco megafono internazionale  nell’area culturale anglo-americana così dal 20 passiamo al 30%?”. E si saranno messi d’accordo. Mi auguro che sia andata così. Non posso pensare che siano talmente miopi e ottusi da esserselo inventato da soli.

Ecco qui di seguito l’articolo di Beppe Grillo che spiega che cosa è accaduto nel parlamento italiano nell’ultima settimana.
Perché la notizia del giorno è che, questo articolo, è quello che stanno leggendo tutti in Europa, in Usa e in Sud America per capire ciò che accade in Italia.
E non l’editoriale dell’altro Beppe che oltre a essere scritto con i piedi non dà alcuna informazione, non spiega nulla e non regala il sapore autentico dell’Italia.

Lo scacco matto dell'imbecille.
Scacco matto in due mosse in sole 24 ore.
Prima mossa f2-f3 e7-e5. 169 senatori salvano, con voto segreto, dagli arresti domiciliari, chiesto dai magistrati di Napoli, Sergio De Gregorio per fumus persecutionis. "Gregory Speck", del Pdl è l'esempio vivente che la fisiognomica a volte ci prende. L'eterno trionfo dell'inciucio in Senato, con baci e abbracci dopo la votazione, prelude al prossimo salvataggio del tesoriere Lusi della Margherita in conto Pdmenoelle che ha tirato in ballo Francesco Rutelli, Rosy Bindi, Matteo Renzi, Beppe Fioroni, Dario Franceschini, Paolo Gentiloni ed Ermete Realacci.
Se finisce dentro potrebbe cantare come un usignolo o fare la fine di Pisciotta e Sindona. Entrambe le ipotesi non sono però "politicamente corrette". Gli scommettitori danno per certo il niet all'arresto del tesoriere di sinistra. De Gregorio val bene un Lusi, forse anche due.
Seconda mossa g2-g4 D8-h4. La mozione di sfiducia a Forminchioni, governatore abusivo della Lombardia, arrivato al quarto mandato (terzo consecutivo) per le vacanze finanziate dal faccendiere Piero Daccò, viene respinta da Pdl e Lega. La sfiducia era stata chiesta con squillar di trombe e rullar di tamburi dal Pdmenoelle, per l'esattezza dal suo capogruppo Luca Gaffuri. Ma, al momento del voto Gaffuri era assente, nel solco della tradizione pdimenoellina. Si trovava a Kos, in Grecia, a mostrar le chiappe chiare. Caffuri ha tenuto a precisare dalla spiaggia, coperto da un leggero sciabordio delle onde "Nessuno può dubitare del mio impegno per indurre Formigoni alle dimissioni e rinnovare l'amministrazione in Lombardia. Il resto è fumo negli occhi". Come per De Gregorio, al Pirellone si sono sprecati baci e abbracci per lo scampato pericolo.
Lo scacco matto in due mosse è detto "dello stupido". Stupidi che si impiccano da soli su una scacchiera”.


Gli inglesi si stanno divertendo da matti.

Dopotutto, e non a caso, è diventato proverbiale e di uso comune il loro modo di leggere il mondo..
Si chiama humour.
E’ la chiave per comprendere la politica italiana.

Se non si trattasse di una immane tragedia perché coinvolge le nostre vite, ci sarebbe soltanto da ridere. Loro si muovono come se stessero in vacanze su una nave da crociera. Noi, che mangiamo pane e Cassandra tutti i santi giorni, abbiamo già capito che si tratta della Concordia.

Siamo nelle mani dei clown.
Anzi, dei cloni del comandante Schettino.

5 commenti:

  1. "e martella di continuo diffondendo banalità piatte che di solito vengono presentate come perle di saggezza antica di tradizione sapienziale".
    Stupefacente come la descrizione dello stile comunicativo di Severgnini, si addica al millimetro a Napolitano.
    Ovvio che il povero Mineo, vassallo di re Giorgio, non possa che snobbare il Beppe d'oltremanica.
    Noblesse oblige.

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  2. a proposito di RAINEWS, segnalo che stasera alle 22 su RAINEWS Corradino Mineo intervista Paul Krugman

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  3. Il riferimento a Mussolini è stato quanto meno incauto. Infatti ciò che prima si presenta sotto forma di tragedia, vedi il fascismo, oggi rischia di diventare farsa, che si tratti di Berlusconi o Grillo. Però ci sarà poco da divertirsi se non getteremo gli attori giù dal palco. Prima che sia troppo tardi.

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  4. Mi chiedo cosa pensi della questione del microscopio sottratto a Montanari, vedi questo link

    http://www.stefanomontanari.net/sito/blog/2294-per-chi-mi-chiede-ancora-di-grillo-e-del-microscopio.html

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