venerdì 25 gennaio 2013

Il caso Monte dei Paschi di Siena e il ruolo dell'Europa.




di Sergio Di Cori Modigliani


“Coloro che non possono ricordare il passato, sono condannati a ripeterlo”

                                                                                                             George Santayana. 1930


A proposito di Monte dei Paschi di Siena.

Sono sempre stato un europeista convinto.
Mi sento europeo e sono orgoglioso di esserlo.
Sono un profondo sostenitore degli Stati Uniti d’Europa, perché considero l’Europa un continente che ha prodotto nei secoli una immensa tradizione evolutiva in campo economico, culturale, artistico, scientifico, che ha dato un enorme contributo al miglioramento delle condizioni esistenziali delle persone.
Non questa Europa, si intende.
La grande truffa degli oligarchi reazionari consiste nell’aver inventato uno scontro tra europeisti e non europeisti, spingendo la gente –in maniera perversa e subliminale- a pensare che la BCE e il sistema bancario attuale “sia l’Europa”.
Non è così.
C’è anche un’altra Europa.
Ed è quella per la quale mi batto.
Caduti nella trappola  dell’Alzheimer sociale, ben rappresentato dalle trovate mediatiche di Silvio Berlusconi, gli italiani, oggi, sbigottiti, sono testimoni del terremoto finanziario prodotto dalle scelte amministrative del Monte dei Paschi di Siena, come se fosse una sorpresa, uno scandalo, qualcosa di cui stupirsi.
Considero questo “scandalo” uno splendido simbolo della enorme possibilità che tutti noi europei abbiamo in questo momento per poter ritrovare il Senso di una nuova identità europea, che prima di tutto deve essere esistenziale e culturale, economica e politica e poi, di conseguenza, anche finanziaria.
Perché l’Europa, cioè la prima costituzione degli Stati Uniti d’Europa, è nata dalla finanza, e con il suo fallimento, si spera che gli europei ritrovino la ragione.
E’ nata così l’Europa.
E fu proprio il Monte dei Paschi di Siena a inventare tutto ciò, molto ma molto tempo fa.
Perché le speculazioni finanziarie sui derivati non sono affatto una invenzione tecnologica,  ingegnosamente scoperta dagli analisti finanziari americani, bensì  sono un’idea finanziaria del Monte dei Paschi di Siena, che si è espressa 375 anni fa e che allora portò l’Europa alla catastrofe, seminando miseria, povertà e fame.
Se chiedete “quando è nata l’Europa?” vi sentirete dare risposte molto diverse. C’è chi sostiene con il Trattato di Lisbona, chi con quello di Maastricht, chi nel 2001 con il varo dell’euro, chi con il Trattato di Roma del 1957, chi con il manifesto di Ventotene del 1943 a firma Altiero Spinelli, chi con Napoleone Bonaparte, chi con la Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo nel 1789,.
Forse hanno ragione tutti, sono stati piccoli tasselli intersecantesi l’uno con l’altro.
Ma il punto dolente rimane quello della “mancanza di memoria storica” a dimostrazione dell’autentica tragedia che noi tutti stiamo vivendo oggi in conseguenza dell’assassinio della Cultura e dell’Informazione.
Perché se fosse rimasta alta la bandiera della memoria storica collettiva, allora, i popoli avrebbero impedito a questi burocrati oligarchi criminali di fondare gli Stati Uniti d’Europa sulla finanza, dato che era stato già fatto quasi 400 anni fa portando il continente alla  catastrofe.
C’era, quindi, un precedente storico poderoso, fulminante, sul quale interrogarsi, da analizzare, sondare, elaborare, per trarne una lezione utile.
Tutto è avvenuto grazie al Monte dei Paschi di Siena, nel cuore dell’Europa mercantile, nei primissimi anni del secolo XVII, quando la banca senese “inventa” i derivati e provoca, guida,  determina, la più grande catastrofe economica che si sia mai realizzata nella Storia della Civiltà: il crollo della borsa di Amsterdam il 9 febbraio del 1637.
Ecco come andò.
Nei primi decenni del ‘600, grazie all’eccitazione mercantile dovuta alla scoperta dell’America e all’introduzione sui mercati europei di ingenti quantitativi di oro, argento e derrate alimentari, provenienti dal nuovo continente in via di espoliazione, gli europei creano “la borsa valori delle merci e dei preziosi” di cui Amsterdam diventa il centro propulsore. Il Monte dei Paschi di Siena, la più solida e antica banca europea (fondata nel 1472) diventa il più forte istituto di credito finanziario dell’epoca, luogo di incontro della finanza vaticana e delle rendite finanziarie delle oligarchie aristocratiche europee che lì si incontrano per scambiarsi i loro titoli e creare le grandi rendite patrimoniali europee.  Nel 1593, il Monte dei Paschi di Siena finanzia Johannes Van Bommel, un grande mercante dell’epoca, il quale importa dalla Turchia i bulbi di tulipano, investendo nella loro coltivazione. Qualcosa di inspiegabile però accade. Anche se da allora sono trascorsi 400 anni, seguita a rimanere un mistero della mente umana. I tulipani diventano ben presto una specie di feticcio della neo-nata classe borghese mercantile, dando vita a una gigantesca febbre collettiva che invade tutta l’Europa. Gli storici e gli antropologi inglesi hanno addirittura coniato il termine “tulipomania” parola che, da qualche anno, indica una specie di malattia dello spirito che porta gli individui a speculare in borsa su “qualcosa di evanescente che non esiste”. Poco a poco, in tutto il continente si diffonde la mania dei tulipani che diventano ben presto un vero e proprio social status. Dovunque, da Lisbona fino a Roma, da Glasgow fino alla lontana Varsavia, gli europei si gettano nell’investimento di azioni dei bulbi di tulipano e in tutto il continente si aprono agenzie di cambio locale, gestite in appalto dal Monte dei Paschi di Siena. Al mattino si apre la contrattazione ad Amsterdam e alle 15 partono a cavallo i corrieri con i risultati del giorno, attraversando tutta l’Europa per andare a negoziare i titoli nelle diverse capitali. Ben presto, l’Europa comincia a diventare piccola e le capitali entrano in veloce contatto tra di loro, dando vita alle prime società di trasporto continentali. Nel 1605 la domanda di bulbo di tulipano raggiunge livelli vertiginosi di costo. Vengono attribuiti nomi curiosi e strani ai bulbi e le famiglie di possidenti investono ingenti quantità di denaro su questo fiore. Nel 1623, un certo bulbo di tulipano, di un colore magari raro, arriva a costare il corrispondente di oggi di circa 50/70 mila euro. Il record viene toccato dal “semper Augustus” che viene contraccambiato nel 1630 per la cifra vertiginosa di 100.000 fiorini, pari a 250.000 euro odierni. In quell’anno, un certo Messer Cucinotti, ragioniere plenipotenziario di Monte dei Paschi di Siena nella sede di Amsterdam ha un’idea che seduce l’intera Europa: “la speculazione sui derivati finanziari” che lui inventa e codifica, in uno splendido testo di follia delirante finanziaria (si trovano i testi dell’epoca nella “Biblioteca pelagia di parte guelfa” a Firenze) con il termine “commercio del vento” o altrimenti detto “commercio finanziario delle nuvole”. Il Monte dei Paschi di Siena stampa dei contratti di assicurazione sul titolo dei bulbi e poi li assicura presso una loro filiale a Londra, la quale ne rivende –a prezzo maggiorato- il potenziale profitto di lì a sei mesi. Chi acquista quel titolo, lo rivende a un altro prezzo maggiorato e così via dicendo, per cui uno stesso titolo di possesso di un bulbo tocca il record nel 1632 di 186 proprietari della stessa azione a prezzi completamente diversi: la stessa azione vale 1 oppure 8 oppure 75 a seconda di quando è stata acquistata e da chi. La banca senese dà prestiti per acquistare bulbi di tulipano e raccoglie in garanzia proprietà immobiliari e terre coltivate, creando una massa finanziaria speculativa che nel dicembre del 1635 raggiunge una cifra pari a 15 volte l’intera ricchezza reale europea. Finchè alla fine del 1636 alcuni aristocratici, bisognosi di danaro in contanti per finanziare spedizioni navali o costruirsi un castello cominciano a vendere e si arriva al 9 febbraio del 1637 quando l’ondata di vendite si abbatte sul mercato provocando la più gigantesca catastrofe finanziaria che sia mai stata registrata nella storia. Il tutto avviene a una velocità inusitata per quei tempi, in pochissime settimane. E il mercato dei tulipani crolla. Migliaia e migliaia di famiglie si trovano sul lastrico perché il Monte dei Paschi di Siena attraverso le guardie reali olandesi requisisce le loro proprietà immobiliari date in garanzia per titoli di bulbi di tulipano che sulla carta valgono milioni ma che in realtà si rivelano semplice carta straccia. Nel solo mese di giugno del 1637, nella città di Amsterdam 15.000 persone travolte dal dissesto. La città di Arnheim diventa un enorme cimitero e così la città di Hannover, di Besancon, la lontanissima L’vov al confine tra la Polonia e l’Ucraina. L’Europa è travolta dal crollo della finanza sui derivati. Le famiglie rovinate abbandonano le loro terre che rimangono incolte provocando penuria e carestia nella popolazione. Nasce così la immensa ricchezza patrimoniale del Monte dei Paschi di Siena, che riesce a non fallire grazie all’intervento del Vaticano che accordandosi con il re d’Inghilterra dichiara “diabolici” i contratti stipulati dagli aristocratici di mezza Europa e confisca i beni dati in garanzia, identificati come “oggetti del diavolo”, di cui la banca diventa legittima proprietaria.
L’Europa finisce in miseria.
Nasce allora quella che con parole di oggi potremmo definire “la decrescita felice” e che gli storici chiamano “genesi dei movimenti pauperistici europei”, una miriade di movimenti autonomi dei cittadini che si contrappongono all’idea della finanza, del concetto di investimento di danaro, al consumo, agli status symbol ed esaltano l’austerità identificando nella povertà una scelta. Il Monte dei Paschi di Siena chiude tutte le sue filiali in Europa e rientra in Italia con un guadagno complessivo netto in 30 anni corrispondente alla cifra di oggi di circa 100 miliardi di euro che viene suddiviso tra le grandi famiglie aristocratiche delle signorie toscane e il Vaticano.
Il movimento pauperistico e la denuncia del lusso e del consumo viene capeggiato dal filosofo Baruch Spinoza, il quale aveva soltanto 5 anni quando c’era stato il crollo ma che era cresciuto in Olanda vivendo nell’atmosfera tragica del baratro finanziario nel quale era precipitata tutta l’Europa. Gli studiosi, i filosofi, gli intellettuali dell’epoca si confrontano e dibattono sulla follia collettiva che ha provocato la più grande tragedia sociale mai registrata nel nostro continente, e da questo humus intellettuale nasce l’Etica di Spinoza, colonna portante del pensiero libertario europeo, testo fondamentale che diventerà, di lì a breve, il pane quotidiano di Voltaire e dei grandi pensatori illuministi.  Quando esplode “la più grande bolla finanziaria dell’ultimo millennio” viene travolta anche il Regno di Gran Bretagna, perché a Londra falliscono decine e decine di piccole società di assicurazioni (che stavano allora nascendo) gestite da famiglie aristocratiche in vista e sostenute da un parlamento corrotto. Per far fronte ai giganteschi ammanchi, il governo inglese aumentò la tassazione ai produttori agricoli del 30% provocando malumori e rivolte, che cominciarono a crescere e dilagare fino alla rivoluzione condotta da Oliver Cromwell nel 1648: la prima rivoluzione popolare europea.
Ecco che cosa ha prodotto 375 anni fa l’Europa Unita della Finanza.
Fine della storia.
C’era quindi un precedente.
Noto a tutti coloro che hanno studiato la Storia d’Europa. Noto a tutti gli studiosi di Storia Economica. Noto a tutti coloro che hanno costruito, recentemente, l’Europa.
La prima fondazione degli Stati Uniti d’Europa, quella realizzata attraverso la borsa valori delle merci di Amsterdam nei primi decenni del 1600 è fallita. E’ esplosa, perché fondata sulla finanza, sulle banche, sulla speculazione, sui derivati, sul monopolio delle grandi famiglie aristocratiche e del Vaticano.
La Storia ci insegnava, quindi, che era l’ultima cosa da fare, l’ultima strada da seguire.
Possiamo dunque meravigliarci e stupirci che la stessa banca che ha provocato tale catastrofe nel 1637 provocando il suicidio (secondo gli storici) di circa 150 mila persone –una cifra allora immensa- il crollo di intere città e una depauperizzazione del territorio, che ha affamato l’Europa per circa 50 anni, abbia oggi fatto la stessa cosa?
No.
Non mi stupisce.
Perché lo statuto della Banca del Monte dei Paschi di Siena il 9 febbraio del 1637 è lo stesso del 25 gennaio 2013. Non è cambiato, sostanzialmente.
Questa è la lezione che va appresa, oggi, e che serve (e ci serve) per interrogarci sulla necessità di ritornare a leggere la Storia, a praticare la Cultura ma, soprattutto, a riannodare le fila della memoria storica collettiva, sottraendosi all’Alzheimer sociale voluto, imposto, e ottenuto da Berlusconi e dal berlusconismo.
Lo statuto è lo stesso.
Una fondazione detiene il 39% delle azioni dell’istituto.
Anche grazie a Mario Monti, tale fondazione non paga le tasse. Il suo governo ha scelto di esentarla “perché dedita alla beneficenza riconosciuta”.(decreto ministeriale del 29 maggio 2012).
La fondazione ha un consiglio di amministrazione.
I membri del consiglio vengono scelti non sulla base di una competenza tecnica bancaria rigorosa bensì secondo i seguenti canoni, noti, conosciuti e accettati da tutti, compresi tutti gli impiegati che ci lavorano (e che adesso non si lamentino): 16 persone vengono elette dal sindaco di Siena, attualmente un burocrate funzionario del PD, nei 25 anni precedenti un burocrate del PDS e del PCI; 10 membri vengono scelti da un “consorzio locale di imprenditori” che altro non è che il gruppo di tre logge massoniche senesi, una delle quali molto nota per essere stata molto vicina a quella del grossetano Licio Gelli; infine 2 consiglieri che operano anche come arbitri interni, scelti ed eletti dal Vaticano, uno di provenienza Ior e l’altro di provenienza territoriale cattolica confessionale, cosiddetti “azionisti curiali”.
Questo non è uno scoop, magari lo fosse!
Questo è il segreto di Pulcinella.
Ed è necessario, quindi, porsi delle domande.
Perché mai una banca deve avere un consiglio di amministrazione dove i consiglieri sono eletti da un sindaco? Che cosa ne sa un sindaco di tecnica bancaria? Quali sono le responsabilità del consiglio comunale? La scelta dei candidati è pubblica? E’ votata dall’intero consiglio comunale? Perché la curia vaticana deve fornire dei consiglieri di amministrazione? Non è forse l’Italia uno stato laico? Perché mai viene dato per scontato –come se fossero stati eletti- che a Siena, nel cuore della regione Toscana, le logge massoniche locali hanno addirittura la posizione ufficiale e riconosciuta di veri e propri committenti che forniscono i nomi dei consiglieri per andare a occupare dei posti nell’amministrazione di una banca accanto a dei nominati dal sindaco? Quali sono i rapporti tra i consiglieri eletti e il territorio? Come è possibile che una fondazione di tal fatta non paghi tasse ma nel suo bilancio ufficiale, nella sezione relativa alla cosiddetta “beneficenza nel territorio” (da cui l’esenzione dalle tasse) si trovano sponsorizzazioni annuali a pioggia dell’ordine di centinaia di milioni di euro a favore di onlus, cooperative, piccole società editoriali e mediatiche che in teoria si sarebbero dovute occupare della diffusione della cultura e che non hanno mai fornito uno straccio di fattura? Com’è possibile che una banca partitico-massonica-curiale (per statuto) abbia goduto, in extremis, lo scorso dicembre, di un ennesimo finanziamento da parte dello Stato dell’ordine di 3,9 miliardi di euro senza che sia stata richiesta nessuna garanzia?
Queste sono le domande che i cittadini elettori dovrebbero porsi pretendendo delle risposte adeguate.
E la stessa cosa per ciò che riguarda le fondazioni bancarie controllate dai leghisti e dai pidiellini nelle valli lombarde
E’ su questo che si gioca la partita della campagna elettorale, non sui programmi. Per loro, per il PD PDL Udc FLI Lega Nord, ciò che conta è garantirsi un numero di deputati e senatori eletti che garantiranno la prosecuzione di un simile stato di cose.
Le forze politiche che dichiarano di rappresentare i cittadini (e non gli interessi di bassa clientela omertosa) devono impegnarsi a chiedere IMMEDIATAMENTE al nuovo governo l’abolizione delle fondazioni bancarie, la  trasparenza dei bilanci e il divieto di investire i soldi dei correntisti in derivati finanziari senza prima averli informati per avere il loro consenso.
La impietosa logica dei mercati li sta smascherando.
Siamo ormai alla guerra per bande.
I banditi ci hanno rubato il territorio impedendoci di fare impresa.
Riprendiamocelo.
Nessuno è in grado di fornire inoppugnabile documentazione bancaria relativa alla reale quota di investimenti delle prime 100 banche italiane. Tradotto in termini sintetici vuol dire che in Italia le banche private non sono tenute a spiegare a nessuno come e dove e quando operano sul mercato e il loro management è composto da esponenti della politica e non da esperti tecnici in meccanismi finanziari bancari. Quando hanno bisogno di soldi in contanti li chiedono allo stato che paga passivamente.
E così, Monte dei Paschi di Siena si è presa a Natale i soldi dell’Imu.
Per investirli in bulbi di tulipani.
E infine la domanda di tutte le domande: perché mai bisogna salvare la banca?
Hanno un ammanco? Che falliscano.
Come la stessa banca ha spinto a fare alle migliaia e migliaia di piccole e medie imprese alle quali ha negato credito per seguitare a ballare il consueto minuetto che va avanti dal 1472.
Sono contro la nazionalizzazione di Monte dei Paschi di Siena, perché questa non è una nazione normale e non c’è quindi alcuna garanzia al riguardo.
Basta con il medioevo in Italia.
Il crollo finanziario dell’Europa nel 1637 provocò una nuova coscienza collettiva che ispirò il grande Spinoza a fondare la necessità dell’Etica come elemento unificante della cultura europea.
Il comportamento del Monte dei Paschi di Siena è indice di una idea a-etica dell’esistenza, basata sul principio tale per cui se qualcosa riesce e va in porto (oppure funziona) allora è giusto. E’ la base strutturale della mancanza dello Stato di Diritto e della mancanza di valori e di principi ideali. L’atteggiamento etico, invece, comporta l’idea di muoversi per eventi, idee, azioni che si sa dentro di sé, con certezza, che sono giuste. E ci si batte per quelle. E’ su questa base che è stato abolito lo schiavismo: perché era giusto farlo.
Queste sono le due europe.
Il Monte dei paschi di Siena appartiene a un’Europa degradata che sta crollando.
“Ce lo chiede l’Europa” è un mantra che va strappato dalla bocca di Mario Monti e noi abbiamo il dovere di riappropriarci di questo termine, coniugandolo con l’idea Etica che ha fatto grande questo continente
L’Europa delle nazioni e degli uomini liberi. Quella vera. Quella che funziona in modo equo, che si occupa delle esistenze e dei diritti civili, del lavoro e dell’istruzione, della diffusione di cultura e dell’investimento produttivo.
La parte vera dell’Europa che nell’attuale parlamento italiano non ha voce.
Dipende da tutti noi fare in modo che la Storia svolti da una parte o dall’altra.

55 commenti:

  1. L'affaire MPS è il sintomo di un crollo già iniziato e che è destinato ad esaurire la sua energia coinvolgendo l'intero sistema bancario-finanziario. Ci sarà l'effetto domino nonostante la politica e l'Europa tendino a minimizzare ed a circoscrivere questo episodio.

    Le lezioni della Storia, se non apprese, si riprensentano a distanza di tempo diventando sempre più dure. E se la storia del MPS ha un precedente pericoloso, di cui nessuno sembra voler tener conto, vorrà dire che la prossima volta le conseguenze saranno peggiori per tutti.

    Il voto del prossimo mese rimane per noi cittadini l'ultima ed unica occasione per fermare il declino, sempre che ci sia ancora tempo. Basta esserne consapevoli.

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    1. ...vorrà dire che la prossima volta le conseguenze saranno peggiori per tutti.

      Nino secondo me la prossima volta é ADESSO, cioè nel guano ci siamo già dentro fino al collo e per alcuni ha già raggiunto la radice dei loro capelli.
      Quindi questi ultimi sono morti asfissiati.

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    2. Esatto! Pienamente d'accordo con luigiza .... quando mai si è sentito che un Italiano si da fuoco!
      Pensiamoci.

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  2. Una volta si chiamava condivisione di rischio. 10 navi partivano per l'America, ne tornavano 5 si quintuplicava il capitale, ne tornava una si compensavano le spese.
    Se poi la finanza con la sua ingegneria si sia inventata una continua parcellizzazione del rischio e' un problema che comunque dovrebbe riguardare chi rischia.
    Il vero problema oggi e' che chi rischia si e' garantito non solo coi soldi degli speculatori ma anche coi soldi di chi non ha mai rischiato e sopratutto non ha mai condiviso gli utili.
    Ormai si dovrebbe parlare di ingegneria dell'amministrazione dei poveri. 1 E al giorno di tasse per 60 milioni di poveri da 60 milioni di E. Perche' sorprendersi se in un consiglio di amministrazione di una banca vi e' l'apparato di consenso dei poveri alle loro malefatte?
    La classe politica, la classe finanziaria e religiosa.
    E' questo consenso dei poveri alla propria spogliazione che deve essere analizzato, capito, interpretato. E' vero il ministro inglese
    che aspetta il metro come tutti gli altri puo' essere solo una forma, in un paese diverso dal nostro per acquistare questo consenso, ma comunque e'una grande diversita'. Non basta dire che l'IMU e' servito solo a "salvare" il Banco. Come e' stato chiesto che spaventa. Per televisione, fatevi il calcolo e' portatemi i soldi. Un disprezzo totale del cittadino. E quel che e' peggio questo cittadino non se ne accorge.
    Ne' se ne accorge Grillo ne' Casa Pound ne' nessun altro.

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    1. è vero è così, sono d'accordo con lei, ma sono contrario alla colpevolizzazione di tanta brava gente; sono stati ingannati, truffati, ipnotizzati, abbindolati e adesso che c'è la crisi e il disagio vengono ricattati per fame; nostro compito, di tutti noi, consiste nell'impegnarsi per diffondere pillole di risveglio di consapevolezza individuale: tanti più saremo tanto prima accadrà. Dal canto loro seguiteranno a diffondere bugie e falsità e a ricattare con la carota e il bastone.

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  3. Concordo
    Il mio punto di vista è simile, in particolare per quanto riguarda il salvataggio della banca: MPS non deve essere nazionalizzata, deve fallire. Punto.

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    1. basterebbe rispettare una semplice legge del mercato invece di fare forzature che saranno inutili....

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    2. A mio avviso il problema non è se MPS deve essere nazionalizzato o deve fallire.

      La domanda da porsi è se ci convenga!

      Ci conviene un fallimento di MPS?

      Io dico di no o meglio, i miei numeri dicono di NO.

      Su questo blog avevo già scritto, qualche mese fà, calcolando il fair value di MPS, che i numeri erano da paura. Ora sappiamo perchè.

      Ed ora i numeri mi dicono NO, non ci conviene - come cittadini - un fallimento di MPS.

      Se avessimo la lira non ci sarebbe problema ma con l' euro....

      Ultima nota, le fondazioni ed i politici sono in tutte le banche. Da sempre. Chiamparino attualmente, da quel che ne sò, è dentro il San Paolo.

      La questione è un'altra ed è troppo lunga per essere trattata in questa sede.

      Ma, e concludo, la domanda VERA è: perchè Antonveneta fu pagata in CONTANTI tre volte il suo valore? Di solito si ricorre al controllo azionario ma mai ad un acquisto di tutto il pacchetto.

      Perchè Bankitakia non intervenne?

      Un contradaiolo mi ha detto che la storia ha a che fare con una certa sinistra democristiana e (...)

      Un pò come la biografia della Thatcher alla quale, per i diritti di quel libro gli furono pagati, si dice, un miliardo di sterline. Un bestseller che avranno letto in dieci.

      AH dimenticavo, il benefattore credo fosse il padrone di Sky...

      Guy F.

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    3. Un miliardo di sterline non le pagano, in Inghilterra, neppure a Dickens (clonato di nuovo) e Shakespeare messi insieme. A parte questo penso che il fallimento di MPS convenga a tutti gli italiani, e soprattutto all'Italia. Sarebbe un bel segnale forte al meccanismo di corruttela condivisa e di impunità. Sarebbe come dire: "chiunque può fallire, nessuno è al di sopra della Legge". Per quanto riguarda Antonveneta è un segreto di Pulcinella, classica triangolazione con banche spagnole e scozzesi con il cappellino dello Ior sulla testa. Sono soldi finiti nelle tasche delle segreterie politiche, e questa è una possibilità d'oro per dare un segnale forte che il matrimonio politica/finanza allegra/partiti può anche saltare. Non può che far bene all'Italia.

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    4. Modigliani, lasci perdere Dickens e Shakespeare quei "diritti" hanno a che fare con le concessioni Sky.

      Nel '92 quì in Italia un tale, credo di nome Chiesa, quei "diritti" se li faceva dare in altro... "modo" (...) In Inghilterra si regolavano diversamente.

      Che poi, al posto di un miliardo fosse un milione, poco importa ma questo è... quello che si dice in giro.

      Sempre il contradaiolo di prima, diceva che bisognava dare un "contentino" a quella parte di DC che era andata a raccoglier "U-live" ecco perchè ci fu quel plus plus di due miliarduzzi... per lo meno è sempre quello che si dice in giro.

      Un'altro discorso del contradaiolo, era che B. per entrare nel "PPEqualcosa" dovette comprare un villone situato su un lago del nord, pagato uno sproposito. La cosa "strana" è che la proprietà di quell'immobile era di un partito Tedesco di cui non ricordo il nome... cucu... ho una amnesia...

      MPS non fallirà, stia certo, non conviene a nessuno... come sempre pagherà pantalone.

      Diversa è la storia di Lehman-Brothers (se era questo il parallelismo che intendeva)...

      Quando si decise di macellarla fu fatto primo perchè ormai era decotta e poi perchè doveva essere un missile che Wall Street lanciava dalle parti di Washington del tipo "o la FED ci da palanche oppure noi facciamo saltar tutto sul modello 1929".

      Inafatti l'aggregato M1, che misura la quantità di "carta" immessa nel sistema si impennò verso il cielo, sali del 200% nel periodo che va da settembre 2008 a settembre 2009.

      Guy F.

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    5. Io ero rimasto che l'M1 la Fed non la dichiara più da anni, credo dal 2006...non so se sia vero!

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  4. Riflettendo sulla storia del Monte dei Paschi mi viene da pensare che il benessere dell'Europa a partire dal Rinascimento è stato creato sulla rapina e l'assassinio premeditato di intere popolazioni, vedi i tesori portati via dalle Americhe e dalle Indie. Lo sviluppo dell'Europa è stato costruito sulla sofferenza dell'umanità, sullo sfruttamento e sull'ingiustizia sociale. Già allora una minoranza controllava tutto, ma riusciva a nascondersi dietro l'amore per le arti, finanziando cattedrali e palazzi.

    C'è stata una continua schiavizzazione dell'uomo a beneficio di pochi, un tempo monarca e nobili ed oggi politici e finanzieri. In apparenza sembra che molto sia cambiato, nella sostanza il potere oggi è più pericoloso perché sa usare le armi mediatiche, la psicologia, il controllo mentale, la chimica e l'ingegneria facendoci credere che agisce per il benessere di tutti.

    A me pare che dietro a tutto questo ci sia un disegno, un programma che va avanti da secoli, organizzato da menti finissime, come avrebbe detto Falcone, che hanno dato vita a potenti organizzazioni criminali internazionali che trovano facili alleanze nella finanza, nelle mafie, nelle massonerie, nella politica e nel Vaticano.

    Oggi però qualcosa sta cambiando e si vedono molte crepe in questa architettura, il MPS in Italia appare la più vistosa, ma ce ne sono state di peggiori e ce ne saranno altre di sicuro, per quanto ci si sforzi di nascondere la realtà con falsi messaggi mediatici di sicurezza. Ecco perché dicevo che col voto possiamo incidere ancora su questa realtà, facendo crollare questo castello di carta, almeno in Italia, e dare così il nostro input all'effetto domino: quando cade la prima tessera cadranno a cascata tutte le altre. Pensiamoci bene. Votare i soliti significa puntellare un edificio destinato a crollare, tanto vale dare inizio ad un crollo controllato il più possibile da noi, il 99 per cento. Lo so che il problema è ADESSO ed è per questo che non bisogna avere paura dei cambiamenti, avendo la consapevolezza che la crisi è anche un'opportunità che abbiamo per imparare a diventare responsabili ed a crescere nel nostro essere umani.

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    1. Il problema è che stai parlando al 5% degli Italiani?
      Forse anche meno....
      Pensi che non c'erano negli anni antecedente il 1637 quelli che avvertivano della truffa?
      A cosa è servito? A nulla....
      Tristemente, solo dopo il crollo doloroso, si riparte per ripetere ancora una volta quello che la storia ha già scritto svariate volte.
      La vita è una ruota, la storia è una ruota gli errori umani sono una ruota tutto si ripete.....

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    2. Alfonso è vero, ma non dimenticare che allora solo pochi sapevano leggere e le notizie si diffondevano più lentamente. Oggi, se non altro, la tecnologia ha ridotto le distanze, molti sanno leggere (anche se non capiscono quello che leggono) e sicuramente siamo in una condizione diversa. Certo, non basta ancora, ma non per questo bisogna disperare. In Sicilia, al suo avvento Forza Italia prese 61 parlamentari su 61, ed oggi forse sappiamo perché; alle ultime regionali il Movimento Cinque Stelle ottenne un ottimo risultato, grazie anche alle divisioni all'interno dell'ex Forza Italia. Vorrà pur dire qualcosa o no?

      Il problema è il sistema che va cambiato in toto, non aggiustato togliendo gli interessi alle banche ed i privilegi alle caste. Bisogna trovare alternative veramente democratiche e rispettose dei diritti e dei doveri di tutti. Basterebbe già applicare la nostra Costituzione e già sarebbe un primo passo verso il cambiamento.

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    3. pienamente d'accordo con Nino P. qualcosa sta cambiando e ci sono cenni di aumento costante di consapevolezza. Il sistema non va riformato, non c'è più nulla da riformare: troppo tardi. Bisogna prendere atto che è marcio: va ristrutturato, il che è tutto un altro dire. E la gente, questo, poco a poco comincia a capirlo, a captarlo, a sentirlo. Bisogna crederci e volerlo, fortemente. E' possibile dare un severo scrollone. Il resto d'Europa quando pensa all'Italia lo fa con enorme preoccupazione perchè tutti sanno che abbiamo raggiunto il limite massimo; gli avidi e i malfattori, grazie al fatto che non c'era nè controllo statale, nè legalità, nè etica o moralità, hanno esagerato nella loro squallida bulimìa e hanno finito per minare l'intero sistema e la baracca si sta sfaldando. Hanno paura. Hanno davvero paura perchè sanno -per la prima volta dai tempi di tangentopoli- che possono anche perdere e questa volta non c'è nè il trucco dell'ideologia, nè la consueta storiella del salvatore della patria: non c'è a destra, al centro, a sinistra.

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  5. Non ho nulla da commentare, se non comunicarLe i miei complimenti per l'ottimo articolo.

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  6. Grazie.
    Il vero cambiamento lo potremmo ottenere solo con
    idee e filosofie "giuste". Chi sbaglia o non è corretto deve fallire, per ripartire e fare bene. Non possiamo solo perdonare e "rattoppare"ció che non funziona come dovrebbe. Fermiamoci, pensiamo e iniziamo a costruire qualcosa che sia equo, lungimirante e affascinante. In questa Europa c'è bisogno di "coraggio"!!! E, naturalmente, di pensatori.
    Grazie.

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  7. ok, e' spiegato (anche se non in dettaglio) che la speculazione finanziaria nuoce alla salute. pero' questa non e' la base che crea il danno, questa e' la sigaretta, il danno invece lo fa il fumo, cioe' la truffa degli interessi impagabili per definizione.

    quindi non ci sono banche buone o cattive, sono tutte cattive, tutte cioe' applicano la truffa degli interessi. l'accanimento oggi contro questa banca domani contro quell'altra non fa altro che togliere l'attenzione sul vero problema, il denaro a debito+interessi.

    il denaro a debito= fa si che ritorni tutto dentro le banche e non rimanga al popolo.

    gli interessi= sono impagabili per definizione poiche' il denaro degli interessi non e' creato all'atto dell'erogazione del credito.

    se vogliamo analizzare la struttura di base allora potremo anche avanzare nel capire il "problema", altrimenti si rimane nel gossip del lamento che tanto la gente ama.
    io suggerirei di prendere come riferimento 1 banca (= l'insieme di tutte le banche mondiali) e 2 persone (= tutta la popolazione mondiale) e provare di mettere giu' un qualche esempio concreto, partendo dal momento zero (la prima volta che il denaro viene creato, prima non c'era), ne vedrete delle belle.

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  8. Buongiorno dott. Di Cori Modigliani.
    Conoscevo la storia della bolla dei tulipani ma non il ruolo del Monte dei Paschi. Può indicarmi una fonte bibliografica?
    Per quel che riguarda il che fare ora, l'unica soluzione è la procedura fallimentare, ma va fatto separando la parte commerciale da quella di investment banking, in modo da proteggere i risparmiatori. Tornare a Glass-Steagall, in altre parole.

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    1. Lo trova su tutti i libri di storia economica, dove vuole, negli annali di MPS; in quegli anni la banca senese aveva il totale controllo del mercato europeo: garantiva e finanziava il 70% delle navi che da Rotterdam andavano nelle Americhe e in Africa. Hanno destituito (e messo al trono) re e imperatori e sono sempre stati in Europa i garanti dei grandi patrimoni aristocratici oligarchi legati a doppio filo con il vaticano. In Italia è lo zoccolo duro dell'accordo di ferro tra comunisti e democristiani e massoneria: è il simbolo dell'Italia vera del potere politico inteso come partiti aziende che gestiscono soldi pubblici e patrimoni pubblici come se fossero entità private. E' considerata una banca inaffondabile perchè se cade c'è gente importante che si fa male. E se quella gente non cade farà del male a tutti noi.

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  9. Modigliani, che dire? Questo articolo è un portento. Meno male che ci sei, meno male che hai una connessione adsl, meno male che scrivi.

    Un solo, piccolo appunto: la Storia di quegli anni d'Europa al Liceo la studiai, ricordo di aver approfondito anche su Enciclopedie storiche lo sviluppo della Rivoluzione Inglese, che già allora mi affascinava, come insurrezione e moto di popolo, molto più di quella francese, in genere assai più esaltata, però non ricordo di aver mai letto, neanche una sola volta, non solo nei libri di testo, ma neppure in altri, specialistici, una sola riga su Monte dei Paschi, bulbi di tulipano, "commercio finanziario delle nuvole". Sorgeva proprio in quegli anni il c.d. compromesso storico, ma è possibile che gli intrecci tra PCI e DC-Vaticano fossero già così stretti e capillari fin da allora da inquinare e ottenebrare fino a questo punto non solo la vulgata corrente da scodellare ai giovani studenti di Storia ma anche i testi di più alto profilo?

    Questo mi fa sospettare che i fantocci e le "pupe" del Grande Capo della piovra siano molto più antichi di Monti e Bersani, così come di Moro e Berlinguer. Chi, tra i grandi intellettuali e innovatori dell'Europa post-1637, buttò alle ortiche l' "Etica" di Spinoza? O meglio: come, con quali manipolazioni o scoperte e violente sopraffazioni, ci è riuscito? Credo che sarebbe importante saperlo e capirne i meccanismi, proprio per non lasciarsene di nuovo intrappolare; i moderni eredi e galoppini degli spacciatori di nuvole e vento non si faranno certo sfuggire l'occasione di rispolverarli per rintuzzare i fautori del "risveglio".

    Grazie, comunque, con tutta l'anima per quello che già fai e spero proprio non smetterai di fare, magari perché subissato da critiche e sberleffi non sempre decenti e suffragati da quelle prove e da quei fatti che i tuoi detrattori non esitano a pretendere da te ad ogni pie' sospinto. Salvo poi tacere quando sfoderi l'erudita meticolosità che emerge, tra gli altri pregi, da post come questo.

    Con sincera stima, Marilù L.

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    1. Gli intrecci tra PCI e Vaticano sono strettissimi da lungo tempo, già nel 1949 i legami erano fortissimi, con un accordo da entrambe le parti per pacificare il territorio nel nome della ricostruzione nazionale. L'Italia è sempre stata catto-comunista, perfetta sintesi ereditata del fascismo di cui è figlia sovrana. Basti pensare che il Presidente del PD, Rosy Bindi, è considerata l'interlocutore politico più importante di tutti per il clero.

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  10. Siete proprio sicuri che il problema di quanto successo al MPS sia solo colpa dello statuto della banca o di come vengono eletti i consiglieri della Fondazione? Non mi pare che altre banche (Lehman Brothers, banche d'affari americane, quasi tutte le banche europee...) dove la politica non è in alcun modo presente e nelle quali il "merito" era l'unico elemento nello scegliere i manager, abbiano fatto meglio; anzi quelle banche sono state quelle che piu' hanno avuto bisogno di essere aiutate dagli stati e che hanno già ricominciato a speculare abbondantemente.
    Nel caso del Monte le perdite su derivati sono limitate (si parla di max 720 milioni su oltre 10 miliardi di patrimonio netto) e dovute principalmente ad incapacità del management, ma anche ad un po' di sfortuna...
    I 4 miliardi di soldi pubblici prestati ad un tasso del 9% che puo' crescere fino al 15% nel tempo non sono legati a questi derivati, ma ad una serie di altri fattori: 1) 2 miliardi erano stati prestati all'inizio della crisi dal governo Berlusconi (non solo al Monte, ma anche ad altre banche che lo hanno restituito con aumenti di capitale); il MPS che ha gia' fatto aumenti di capitale per 5 miliardi per pagare l'acquisto di Antonveneta non è piu' in grado di fare altri aumenti di capitale perchè la Fondazione si è già svenata ed in questo momento sul mercato non è che si trovino facilmente investitori...
    2) L'Eba ha richiesto alle banche europee di rinforzarsi temporaneamente per far fronte alla crisi creando una riserva di risorse aggiuntive rispetto allo standard e nel fare questa valutazione ha anche in parte cambiato le regole valutando diversamente le obbligazioni subordinate (prima valutate come capitale, ora no) e gli investimenti in titoli di stato (valutati al prezzo di mercato). In particolare questo secondo aspetto ha richiesto il rilascio degli altri 2 miliardi perchè i 22 miliardi di BTP in pancia al MPS a giugno scorso con lo spread a 400 valevano circa 2 miliardi in meno, mentre gia' oggi con lo spread a 250 la situazione è molto migliorata.

    In conclusione il problema,a mio parere, non è tanto chi nomina il management, ma quali criteri si utilizzano: il valore deve essere il merito e la morale, mentre ora vengono nominati amici, adulatori e protetti vari. E poi chi viene pagato profumatamente per controllare (nel nostro caso banca d'Italia e Consob, ma anche il Ministero del Tesoro per quanto riguarda la Fondazione) si prenda le proprie responsabilità!!!

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    1. Ma, secondo tè MPS andrebbe fatto fallire oppure nazionalizzato?

      Guy F.

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    2. Molto probabilmente nessuna delle due cose, purchè si faccia una buona pulizia dei bilanci e la politica si decida a mettere limiti a derivati ed alle retribuzioni dei top manager legandole anche ai risultati di lungo periodo ed al rischio assunto: sino a che i manager vengono remunerati sul risultato di breve (e nessuno controlla il come lo si raggiunge), i manager avranno sempre l'interesse a mascherare i bilanci ed a rischiare oltre ogni limite, perchè tanto, se va bene, prendono premi astronomici e, se va male, non rischiano quasi nulla e quando i problemi vengono a galla loro sono già altrove a godersi i soldi!!! E questo vale per qualsiasi banca, ma anche per qualsiasi azienda in generale e perchè no anche la politica.
      In ogni caso il costo di un fallimento del Monte per lo stato sarebbe enorme (copertura dei depositi fino a 100.000,00 euro, cassa integrazione per i dipendenti, rischio di effetto a catena su altre banche - anche perchè nessuna banca è totalmente pulita da operazioni stile "Alexandria" ed in questo periodo con la crisi hanno serie difficoltà: aziende che quando va bene sono in difficoltà a rientrare dei finanziamenti e privati in cassa integrazione o licenziati che non possono rimborsare i mutui.... - e poi non dimentichiamo che MPS ha in pancia oltre l'1% del debito pubblico italiano!! Se finisse sul mercato gli spread salirebbero all'infinito col rischio di fallimento per lo stesso stato...
      E poi lo stato ci guadagnerebbe sicuramente rivendendola una volta sistemata. (purche' non finisca in mano a manager anche peggiori di quelli attuali come hanno fatto con Alitalia e c. che ricordo a tutti ci è costata 3 miliardi solo di perdite certe sulla bad company e la cassa integrazione per 7 anni ai dipendenti estromessi. e tutto questo grazie principalmente a Silvio....)

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    3. Il problema vero (da cui lo scandalo che è il segreto di Pulcinella)consiste nel fatto che sta venendo fuori (nonostante lo sapessero tutti) che le banche italiane hanno una doppia contabilità: una legittima e ufficiale, l'altra sotterranea. Sono riusciti da sempre a coprire le perdite passando da un settore all'altro con facilità, ma oggi non gli riesce più per via della crisi e perchè c'è l'Europa. Questo è l'aspetto positivissimo del fatto di stare in Europa, ecco perchè il Berluska vuole uscire; da bravo re dei marpioni sa che se si spezza il controllo da parte dei bulldog di Bruxelles e della finanza europea non comunista non vaticana e non mafiosa, allora per tutti loro è fatta e possono continuare a fare ciò che vogliono. Se mettono una toppa adesso, possono anche coprire il buco fino a dopo elezioni, ma poi conti alla mano dovranno rimpinguare la voragine ma la BCE e Bruxelles non lo permettono perchè il prezzo sarà troppo elevato per tutti. Non è tanto sui soldi ma è "dove sono andati i soldi e a chi", questo è il punto. Per questo motivo stanno andando tutti nel pallone, perchè essendo il sistema Italia privo di competitività perchè non è basato sulla concorrenza bensì sul consociativismo, scatta il meccanismo domino di contagio e temono che se salta una grossa banca, appresso saltano anche le altre dato che gli interessi sono tutti incrociati. Se vai a vedere le persone nei consigli di amministrazione ti rendi conto che Storace e Bertinotti, D'Alema e Cicchitto, Berlusconi e De Benedetti, ovverossia gente che "in teoria" si odiano e si combattono, in verità vanno a letto insieme e fanno affari comuni.

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    4. Perfetto... comunque nazionalizzarei tutte e tre le BIN (banche di interesse nazionale).

      Le banche sono come l'acqua, l'energia, le comunicazioni.

      DEVONO essere pubbliche e non perchè sono statalista ma perchè come è ormai dimostrato se un privato fa danni (cosa che avviene sempre più spesso come giustamente Alitalia ma anche ILVA) poi deve essere sempre pantalone a coprire il buco ed allora tanto vale che ritornino o rimangano statali.

      Comunque per chi guardava i numeri la situazione era ben chiara a novembre scorso.

      http://sergiodicorimodiglianji.blogspot.it/2012/11/crollano-in-borsa-finanza-e-banche.html#comment-form

      L'Index Risk secondo il metodo di Warren Buffett era (a novembre) del 4.6!!! non dovrebbe mai superare i 2 p.ti...

      Guy F.

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    5. quindi muoia Sansone con tutti i Filistei??? Facciamo fallire l'Italia per non dare un prestito ad una banca solo perchè è di sinistra? (cosa che hanno fatto Germania, Francia, Gran Bretagna, Olanda (al famoso conto arancio), Stati Uniti, Spagna).
      Poi è evidente che vanno tutti ben d'accordo...
      Berluska dal Monte "Comunista" si è fatto finanziare Milano 2 e non solo, si faceva pagare le "accompagnatrici" delle sue "cene eleganti" con i conti correnti presso il Monte....
      Perchè non fare tutto questo presso la sua banca? Forse per evitare di dare troppo nell'occhio con i conflitti di interesse?

      Quindi bisogna cambiare alla radice: ma chi c'è di nuovo?
      Grillo? non si sa nemmeno chi sarebbe il premier... e poi è populista forse piu' di Silvio...
      Monti? con i freschissimi Fini e Casini compagni di merende di Silvio per anni?

      Chi???

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    6. Ti dico come voterò io. Disegno la "Croce di
      Adenauer
      " mi tappo il naso e voto il meno peggio.

      Guy F.

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  11. marco ferrando. si faccia quel che si deve, succeda quel che può.

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  12. Anonimo, è proprio questo il punto. Con il porcellum siamo obbligati a votare una lista e non le persone!Tutte le liste, forse, sono piene di un'insalata russa con la maionese avariata. Si presentano bene con candidati puliti e di prestigio insieme a tanti impresentabili, ma li devi votare tutti. Non puoi scegliere chi vuoi, chi ti pare affidabile e competente. Il meccanismo delle liste è micidiale e truffaldino. Questo è il punto. Anche i nuovi di Ingroia non sono poi tanto nuovi ed accanto al fratello di Paolo Borsellino ci trovi pure Di Pietro e Diliberto. Prendere o lasciare, ma spesso gli impresentabili sono in cima e gli altri hanno scarse probabilità per essere eletti. Soprattutto nel Pd, nel Pdl e nel Centro di Monti. Se non avremo D'Alema ci saranno i suoi fedelissimi... Della lista Grillo so ben poco attualmente per valutarne i candidati, ad occhio sembrerebbe la meno peggio.

    Penso quindi che molti elettori, pur volendo facce nuove, si ritroveranno sempre i soliti. Molti si asterranno. La conseguenza degli scandali sarà che una coalizione può governare con appena il 20 per cento del consenso di tutti gli aventi diritto al voto, ma tra la Bindi e Vendola che affinità ci sarà? E così nelle altre coalizioni. E questo perché i nostri politici preferiscono vincere piuttosto che governare.

    Questa dunque è l'incognita che ci aspetta, una nuova ingovernabilità, altre elezioni sempre col porcellum e l'instabilità continua. Come prospettiva non c'è di che. Francamente sono molto perplesso e spero di capirne di più nelle prossime settimane, anche se una mia scelta è in nuce.

    Insomma le prossime elezioni non ci aiuteranno a risolvere i problemi, almeno per ora. Ma come si fa a cambiare alla radice solo con una rivoluzione civile senza ricorrere alla violenza o ad aiuti esterni, tenuto conto che l'Italia non è più un paese normale?

    RispondiElimina
  13. "Anche grazie a Mario Monti, tale fondazione non paga le tasse. Il suo governo ha scelto di esentarla “perché dedita alla beneficenza riconosciuta”.(decreto ministeriale del 29 maggio 2012)"

    non riesco a trovare il DM (29 maggio 2012) di cui parla, può aiutarmi, per favore?
    mi interessa moltissimo, sa, lunedì in ufficio... ;-)

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  14. MPS: un sospetto di 'deja vu' l'avevo avuto, il Suo articolo me lo conferma!
    Comunque complimenti.

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  15. Si, a proposito dell'Europa: Ma quella BELLA, che non é costruita sui principi di concorrenza sleale a scapito dei paesi del sud Europa. E giacché stanno facendo shopping a buon mercato con lo scopo di deindustrializzarci e di annientarci,la domanda cruciale é: Voliamo LIBERARCI dal''euro che funge da cappio al collo e che con i cambi fissi matematicamente dobbiamo essere distrutti? Quando ci saranno le persone oneste a dire che il progetto europeo é stato realizzato per sbricciolare il sud Europa, se ne potrà parlare di ALTRA EUROPA...E mentre "GLI IDEALISTI" sognano, l'alta finanza agisce indisturbata...

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  16. Sono attonito. Un pezzo del genere dovrebbe andare sulle tv nazionali e replicato più volte per consentire la più ampia diffusione per svegliare davvero tantissime coscienze.Quelle dei lettori di questo blog ( che vorrei fossero milioni) purtroppo temo , sperando di sbagliarmi, che non siano sufficienti per determinare il cambiamento.Un cambiamento , che come si sono messe le cose, solo il M5S e Rivoluzione Civile potranno attuare.All'orizzonte non vedo altro.

    RispondiElimina
  17. complimenti :se ci fossero politici come lei il mondo sarebbe migliore.LE chiedo un favore soltanto:continui
    a informarci .Persone come lei meritano di essere conosciute.
    GRAZIE

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  18. Sig.MODIGLIANI,siamo sicuri che i soldi il MONTE DEI PASCHI,li abbia proprio persi?GRADIREI UNA SUA RIFLESSIONE.GRAZIE

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  19. @modigliani
    "Sono riusciti da sempre a coprire le perdite passando da un settore all'altro con facilità, ma oggi non gli riesce più per via della crisi e perchè c'è l'Europa. "

    veramente sarebbe corretto per la banca essere sempre in passivo in quanto quando eroga un prestito lo scrive come passivo. quindi lo strano io lo vedo quando una banca e' in attivo, segno che ha rubato bene ad un altra banca.
    tutte le banche dovrebbero essere in passivo...

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  20. Monte dei Paschi di Siena.

    Il cetriolo per il pantalone italiota era pronto da dicembre!

    Andatevi a leggere attentamente sul pdf linkato all'art.8 del

    Decreto Legge 11/12/2012 nr.216


    In particolare i punti C2,E2,F2.... in pratica, gli interessi potranno essere pagati con azioni ordinarie di nuova emissione "al valore di mercato" oppure obbligazioni senza una scadenza.

    Guy F.



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    1. Guy la questione del Mps è una bazzecola,
      io vorrei sapere come torneranno in cassa i 16.000 MILIARDI di dollari che la Fed ha segretamente elargito alle varie banche usa ed europee a tasso zero nel 2008!!
      http://theintelhub.com/2012/09/02/audit-of-the-federal-reserve-reveals-16-trillion-in-secret-bailouts/
      Abbiamo poco da salvare o nazionalizzare se questi sono i fatti...il denaro non può essere privato!! è uno strumento di amministrazione commerciale.

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    2. Filippo, faranno un bel giubileo come ai vecchi tempi.... anzi un bel falò.

      Se fossero lingotti d'oro sarebbe un problema ma è semplicemente carta.

      De Gaulle ci provò a spedire un bastimento di "carta" in America, voleva oro (c'erano ancora gli accordi di Bretton Woods). Nixon lo rimandò al mittente!

      E allora, De Gaulle cosa doveva fare, la guerra agli USA?

      Si tenne la carta e stette zitto. Ne più ne meno quel che succederà ora con tutta la carta che circola (e non solo dollari).

      Guy F.

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    3. “virtually none of the money has been returned and it was loaned out at 0% interest”

      This statement is apparently wrong. The third page of the introduction to the audit (the one above the “contents” page) has a breakdown of the total actual dollars loaned under each program, and the current balance. While trillions of dollars were out, the balance says that there are no moneys outstanding as of 06/2011.

      Additionally, the vast moneys listed are being misunderstood. The PDCF is responsible for 9 Trillion of the 16 trillion (page 131), however that doesn’t mean there was $9T actually out there floating around. The PDCF are overnight loans, and the GAO report notes on pages 130-131, that if $10 Billion were loaned overnight, and that the $10 Billion loan was renewed (as in, it was given back and then loaned out again) for 30 nights, the total reported money would be $300 Billion. But the actual amount in play was $10 billion. This is a function of how the overnight loans work.

      The report states clearly that the highest outstanding balance of loans under the PDCF was $130B. Which means that billions of loans were renewed repeatedly, but again the outstanding balance was $0 as of 06/2011 – meaning all of this money has been returned.

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    4. @Filippo: sono già ritornati, compresi gli interessi. Obama (che nel frattempo ha imparato a districarsi dentro la perversione del potere) ha compiuto un piccolo capolavoro (che va bene soltanto per gli statunitensi, si intende, ma quello è il suo mestiere)ha mollato l'Europa, si è accordato con i colossi finanziari suoi che hanno disinvestito da Spagna e Italia (compreso MPS ed è uno dei motivi per cui adesso è nella merda: J.P.Morgan e Goldman Sachs sono sparite nel nulla dopo aver arraffato tutto ciò che dovevano e volevano)li ha obbligati a spostare i capitali nel sud est asiatico dopo aver versato la tassa al tesoro americano. Goldman Sachs, J. P. Morgan, Citibank, UBS, Royal Bank of Scotland, la filiale americana di Credit Suisse e di Societe Generale, Unicredit, Intesa San Paolo, Bankia Iberica (e altre 600 banche) hanno complessivamente versato al tesoro americano (negli ultimi otto mesi) la cifra di circa 20.000 miliardi, di cui soltanto 2.000 in contanti (il che ha consentito a Obama di rialzare il tetto del debito pubblico invertendo la tendenza: adesso si fa finanziare il debito dalle banche e così è riuscito addirittura ad addomesticare i repubblicani)il restante -titoli tossici- li ha mollati tutti alla Cina e alla Russia in cambio di concessioni geo-politiche, ritirandosi poco a poco dai fronti bellici planetari, perchè quei due sono asserpentati in fantasie colonialiste di vario genere e russi e cinesi adorano avere colonie. Le banche russe adesso sono piene di titoli tossici americani disinvestiti dalle nostre economie mediterranee e così anche i cinesi. Obama ha fatto lo stesso con la Francia e in cambio ha passato ai francesi nel 2010 il bastone del comando militare per tutte le operazioni in Africa a nome dell'Europa, come si è già visto in Lybia, in Mali, nel Niger, in Nigeria. Quella è una società pragmatica. I presidenti americani (con l'unica eccezione di Bush jr.)non sono mai stati impiegati al servizio dei colossi finanziari, ne hanno garantito i privilegi, ne hanno custodito gli interessi, li hanno salvaguardati, ma sempre come se non fossero parte in causa, il che è molto ma molto molto diverso. Perchè quando il paese ha bisogno e sta nella merda, allora il presidente li convoca e presenta il conto: dà un ordine e quelli eseguono. E' accaduto, accade, seguiterà ad accadere. Da noi, invece,questo non accade. Non esiste nessuna personalità politica in Italia in grado di dare ordini a una delle prime cinque banche italiane: sono tutti al loro servizio. E' un sistema completamente diverso. Gli unici due presidenti che non erano impiegati sono stati Enrico De Nicola e Sandro Pertini, un liberale di destra e un socialista di sinistra; non a caso i due momenti in cui l'Italia se l'è passata meglio negli ultimi 100 anni. I nostri governanti non sono "garanti" dei poteri forti come accade in Usa o Gran Bretagna. Loro sono sempre e soltanto "semplici impiegati", (cioè dei mitòmani) e quindi intercambiabili in qualsivoglia momento.

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    5. (segue)....E' per questo che le grandi potenze non vogliono mai in Italia al potere personalità forti: potrebbero dare guai. Va benissimo gente come Berlusconi, Bersani, Monti, Amato, Vendola, ecc.,possono sempre essere sostituiti da qualcun altro, perchè sono persone senza palle, senza ambizione collettiva, prive di potere personale, tutti ricattabili: non "amministratori al servizio pubblico", sono piccolo-borghesi che si esaltano per un posto a tavola con qualcuno che conta e alla fine si accontentano anche di andare a mangiare in cucina con la servitù, purchè si sappia in giro che però erano a cena in quella certa casa e chiamano i fotografi. Non è un caso che in Italia nel momento in cui al governo c'erano (insieme) tre personalità davvero fortissime (Fanfani, Nenni, La Malfa)che volevano una nazione moderna, progredita ed evoluta, sono arrivati i servizi segreti ed è iniziato il ballo osceno e criminale della stagione delle stragi. Com'era avvenuto qualche anno prima con Enrico Mattei, la cui ambizione personale era davvero una grande Italia indipendente e autonoma che usava i partiti e i funzionari italiani che li componevano (come lui ha stesso dichiarato) "un taxi necessario per arrivare dove dobbiamo andare e niente di più, perchè questo sono, soltanto questo: un taxi". E così l'hanno fatto fuori: Enrico Mattei non era un impiegato, era un funzionario pubblico vero, forte, da ricordare con ammirazione. Dopo il suo assassinio, le personalità forti sono diminuite, e quando si sono affermati Fanfani/Nenni/La Malfa, approfittando della morte di Togliatti, allora sono arrivati i servizi segreti con le stragi con la scusa della guerra fredda. E poco a poco sono passati Andreotti, Berlinguer, Craxi, (e tutti gli altri appresso) ovvero tre "finte" personalità forti: sono stati i fondatori del consociativismo, dell'accordo tra tutti, del compromesso al ribasso, dello Stato come mucca da spremere, al servizio di chiunque pagasse bene. Siamo diventati una repubblica delle banane e siamo finiti a vivere così come viviamo, passando da un generale golpista a un altro con medaglie, divise e cannoni. Ma all'italiana, ovvero "a insaputa della gente che ha fatto finta di non capire" perchè vestono abiti civili. Invece del generale Juan Domingo Peròn abbiamo avuto Berlusconi e invece di avere efferati aguzzini in divisa abbiamo avuto (e tuttora abbiamo)degli squallidi incompetenti, privi di alcun merito ma (ciò che più conta perchè adesso se ne pagano le conseguenze)assolutamente privi di competenza tecnica specifica. Il tutto nel nome di una omertà mentale condivisa. La sinistra ha piazzato ai posti di comando dei signorsì ignoranti come capre, esattamente come ha fatto la destra. A ciascuno il suo. La destra ha avuto il suo Bunga Bunga, (fantasia piccolo borghese di destra: finalmente ci divertiamo in libertà) la sinistra ha avuto il suo Bingo Bingo (fantasia piccolo-borghese di sinistra: finalmente anche noi siamo presidenti di banche e fondazioni e contiamo dentro la finanza allegra e corrotta).
      Se non se ne vanno tutti a casa, non cambierà mai nulla.

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  21. Sig. Modigliani
    grazie per le sue preziose imformazioni
    spero che siano spunto di riflessione a chi ha voglia
    che le cose non rimangano così come sono e a chi ha il coraggio la volontà e l'autorità per cambiare la nostra bella Nazione che merita ben altro.

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    Risposte
    1. Preziose solo se non si conosce la differenza tra l'oro e il princisbecco.

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  22. @Filippo (mi era sfuggito)
    di seguito ti metto la variazione percentuale
    (anno su anno) tra FED e BCE del 2012

    1° colonna = data (mese)
    2° colonna = FED
    3° colonna = BCE


    gen-12->19,0--2,1
    feb-12->18,0--2,3
    mar-12->17,6--2,9
    apr-12->18,3--2,1
    mag-12->16,2--3,3
    giu-12->15,9--3,7
    lug-12->15,6--4,6
    ago-12->10,8--5,0
    set-12->12,1--5,6
    ott-12->13,3--6,0
    nov-12->11,4--6,5
    dic-12->13,2--np

    La BCE pubblica sempre un mese dopo la FED

    Come vedi le presse della FED stampano a rotta di collo mentre alla BCE cazzeggiano.

    Guy F.

    RispondiElimina
  23. Qui ho trovato alcune cose....
    http://en.wikipedia.org/wiki/Tulip_mania
    ma di MPS nessuna traccia...
    pecchiamo di italocentrismo?

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    1. Anonimo: se ha letto tutta la voce di wikipedia, avrà scoperto che:

      1) la storia della tulipanomania è una bufala costruita nel 1841 da un giornalista scozzese che si basava su fonti di affidabilità pressoché nulla;

      2) per un centinaio d'anni gli economisti si sono bevuti la storia (ma si sa gli economisti amano le teorie...);

      3) poi qualche storico serio ha cominciato a chiedersi "ma sarà vero?" e a consultare documenti originali dell'epoca (tipo contratti di compravendita di tulipani e altra robetta d'archivio...). Morale: si è rivelato del tutto falso che ci sia stata una bolla speculativa basata sui tulipani nel 1637 e che essa abbia causato una crisi economica in Olanda o altrove.

      Quanto alla plausibilità di un ruolo del Vaticano e del Monte nella bolla tulipanomaniaca (peraltro mai esistita), per sostenere una cosa simile bisogna essere stralunati sul serio: in Olanda erano PROTESTANTI, altro che Vaticano. E Siena, nel 1637, era una città in serissima crisi e decadenza, altro che manipolare i mercati mondiali: ma l'ha mai letto un libro di storia, il proprietario di questo blog????

      Orazio Pecci

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    2. p.s. ovviamente mi riferivo a libri di storia non conservati nella "Biblioteca pelagia di parte guelfa" (ma al massimo in quella del "Palagio di Parte Guelfa", perché a quella immagino di riferisse...).

      Comunque il Monte ha un ottimo archivio storico, ben organizzato e aperto agli studiosi.
      http://www.mps.it/La+Banca/Visita+Virtuale/Sale+interne+-+Piano+terreno/Archivio+storico/

      consultare quello (e se ci trovate un messer Cucinotti mi mangio la bombetta di Rockerduck e il cilindro di zio Paperone)

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    3. p.p.s. poi ci sarebbe anche da discettare sulle "guardie reali olandesi", visto che nel Seicento l'Olanda era una REPUBBLICA (il Regno d'Olanda se lo inventò Napoleone nel 1804). E anche sulle "signorie toscane" che si sarebbero godute i frutti del malaffare, visto che nel Seicento la Toscana era un granducato (di Toscana, appunto...).

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  24. Anche io ricordo molto bene la "tulip folie" del 1637, l'hanno studiata tutti i ragionieri d'italia fino ai primi anni ottanta...poi è arrivata la "scoperta" dei future, dei covered warrant, degli swap, di tutte le diavolerie sulla speculazione dell'inutile e quindi...bisogna fare fallire le banche d'europa che non sono in grado di gestire gli affari bancari

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  25. Universi mondi eurasia libera unita limitata liberalista

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