mercoledì 5 novembre 2014

Si avvicina la resa dei conti che Barack Obama ha cercato di rimandare per sei anni. Mentre da noi, intanto, il nuovo terrorismo fa scuola e annuncia il nuovo medioevo.


"La peggiore in assoluto, tra tutte le battaglie perse, è quella che si è deciso di non combattere".
                                  (non mi ricordo più chi l'ha detto)




di Sergio Di Cori Modigliani



Sugli Usa, l'Europa e la questione Monte dei Paschi di Siena.

La vittoria elettorale a valanga della destra repubblicana in Usa, preannunciata e prevista, accelera di molto la fine dell'evo moderno, iniziato nel lontano 1492.
Dallo scontro sociale che in occidente, da oggi in poi, virerà verso una inevitabile radicalizzazione, ne uscirà fuori la genesi del nuovo ordine mondiale.

I pessimisti sostengono, senza alcun dubbio, che entreremo in un nuovo medioevo, precipitando nel periodo più buio della storia, con l'inevitabile schiavizzazione della stragrande maggioranza della popolazione -quantomeno in occidente- assoggettata allo strapotere di quel 10% di megaricchi che controlla e gestisce la ricchezza complessiva. 
Gli ottimisti, dal canto loro, pieni di dubbi e di incertezze, sostengono che stiamo andando incontro a un micidiale scontro epocale il cui esito finale, invece, sarà positivo e liberatorio, anche se il costo umano, esistenziale, economico, sociale, sarà molto molto alto.

Entrambi sono d'accordo su un punto, quello nodale: da oggi, la resa dei conti si avvicina.

Chi scrive, appartiene alla esigua pattuglia di ottimisti spudorati e già allucina la visione del nostro futuro prossimo, la vita postmoderna del post-Maya.

L'elezione americana ci propone alcuni dati sui quali riflettere. 
I più importanti, a mio avviso, sono i seguenti:
a). Occupywallstreet ha dimostrato, conti alla mano, di essere stata una furibonda (e vincente) forza di opposizione politica all'attuale sistema politico-finanziario. Ha risvegliato gli americani, li ha scossi dal torpore e dal rimbecillimento dell'era Bush, e invece di proporre molteplici (quanto complesse) piattaforme alternative, si è fatto latore -a nome della cittadinanza statunitense- di un unico solido punto, unificante e aggregante di realtà molto diverse e trasversali: l'assoluta necessità di imbavagliare per sempre i colossi della finanza, sottrarre la politica al ruolo subalterno che ha oggi rispetto al mondo della finanza, e da lì ripartire (nel rispetto specifico delle diverse tematiche locali storiche, sia della destra che della sinistra) andando a gestire un nuovo modello di gestione della collettività e dei beni comuni. Una parte del movimento ha stimolato, pungolato, avvertito, allertato Obama e il Partito Democratico, che non avrebbero fatto alcuno sconto perché quella era una battaglia che (come si legge nei loro siti) "non è possibile non combattere pena l'estinzione della società civile come modello di umani liberi, indipendenti e pensanti". I democratici, invece, nel nome (come sempre) della ragion di Stato, hanno scelto di seguitare a mediare, gestendo un gigantesco compromesso con le banche e la finanza. Il risultato è stato che circa un mese fa i nuclei più attivi e noti del movimento hanno dato l'annuncio fatale che sintetizzava la loro posizione politica: "non ci fidiamo più; quindi, non andremo a votare".
E' ciò che si è verificato.
Basterebbe prendere in considerazione i primi dati statistici forniti.
Su 212 milioni di elettori aventi diritto, si sono recati alle urne soltanto 81 milioni, pari al 36,8%. In alcuni stati la percentuale è scesa addirittura al 18%.
I primi sondaggi ci rivelano che di quei 81 milioni il 55% è ricco o molto ricco.
I dati ci spiegano che per il 75% di quei votanti, che vincano i democratici o i repubblicani è irrilevante perché il loro valore primario non è la salute della comunità bensì il danaro.
Il 76% dei giovani dai 16 ai 30 anni non è andato a votare.
La giovanissima America ha definitivamente mandato in pensione la democrazia parlamentare rappresentativa: questo è il primo segnale forte.
I cinque colossi finanziari della nazione hanno investito circa 4 miliardi di euro per finanziare i candidati, su entrambi i fronti. Anche negli stati dove hanno vinto i democratici, le persone elette sono tutte al servizio della finanza, che lo sappiano o meno.
Il nuovo Congresso, quindi, non rappresenta più il paese, bensì una ristretta minoranza.
CNN apriva il suo sito on line con l'annuncio "Gli Stati Uniti cambiano sistema di potere".
Il Wall Street Journal ha usato la stessa identica espressione (sono una etnia pragmatica e diretta) chiarendo che "per fortuna" (secondo loro) la finanza che controlla il mercato planetario adesso avrà le briglie sciolte. Il che vuol dire che aumenteranno le sperequazioni sociali e l'America si avvia verso un periodo di gravi turbolenze sociali.

b). Questo risultato dimostra che il danaro non basta più come leva.
E' un paradosso, ma è ciò che alimenta il mio cauto ottimismo.
Non bastano più le elemosine. Gli americani hanno incorporato ormai il concetto base per cui la classe politica dirigente (che sia democratica o repubblicana) li tiene in uno stato di sopravvivenza e non intende far evolvere la società andando ad attaccare i privilegi costituiti. Quindi, i "contentini" non funzionano più.
Le borse esultano, la finanza brinda.
Obama pensava che con un'economia in netta ripresa (un pil a +4,6% quest'anno, pari a un incremento della ricchezza interna prodotta di circa +800 miliardi) e una disoccupazione scesa al 5,7% la gente lo avrebbe premiato. E invece no.
I dati ci spiegano che di quegli 800 miliardi, il 92% viene distribuito tra il 9% della popolazione. Quindi, gli americani pensanti (che leggono i dati e hanno informazioni) se ne fregano se il pil va su o va giù e se l'economia tira o non tira: per loro non cambia un bel nulla. Perchè i salari non vengono aumentati e se è vero che la disoccupazione non è un problema, è anche vero che quella che un tempo era la spina dorsale dell'America, quella del grande sogno, la terra delle opportunità per tutti, non esiste più, perchè la classe media è stata abbattuta senza pietà, condannata a sopravvivere ma niente di più.
Gli americani -a differenza di noi- si sono paradossalmente liberati dall'assillo del considerare il danaro come primo valore assoluto dell'esistenza. Hanno preteso di più. Hanno chiesto di più. Hanno voluto di più. Obama non glie lo ha dato. E' stato quindi identificato come un socio un po' riottoso della casta. Ma pur sempre un socio.

c). Occupywallstreet aveva avanzato un'unica richiesta negli incontri svoltisi tra il nucleo che compone il management operativo e Joe Biden, il vice-presidente: riapplicare immediatamente il celeberrimo Steagall Act di rooseveltiana memoria mettendo le briglia dello Stato sulla finanza allegra e mandare sotto processo i responsabili della crisi finanziaria del 2008. Obama non è stato in grado di farlo perché ha scelto la strada del compromesso. E il popolo americano lo ha abbandonato sottraendo il proprio credito di fiducia, lasciandolo da solo.

Vedremo subito che cosa accadrà, dipende dalle ambizioni personali di Obama, il quale ha di fronte un'unica scelta: la propria fama o il partito. Se sceglie il consociativismo con un senato in mano ai repubblicani, forse i democratici vinceranno anche le elezioni nel 2016, con una percentuale di votanti calcolata oggi intorno al 25-30% della popolazione, com'era ai primi del '900. Se invece fa valere il proprio potere, va allo scontro frontale con il potente senato, correndo il rischio che -se va male- il partito ne esce massacrato insieme a lui.
Sanno già tutti che sceglierà la prima strada, lui è un abilissimo diplomatico e uomo di grande compromesso.

Questo risultato elettorale in Usa è il frutto di una loro trattativa Stato-mafia, nella sua attuale versione aggiornata post-moderna: da una parte il governo centrale, dall'altra chi gestisce la finanza. Le mafie, oggi, qui intese come la consueta forma storica della criminalità organizzata, si sono adattate al nuovo territorio che sono andate a occupare nel 1993 e nel 2008, quando hanno foraggiato la grande finanza in crisi di liquidità e lì si sono fuse in un perfetto amalgama strategico.
Oggi, i veri "terroristi mafiosi" non sono più i picciotti che chiedono il pizzo o gestiscono i traffici di droga spicciola o lo schiavismo prostitutorio. Il vero "terrorismo mafioso" è quello dei consigli di amministrazione dei grossi colossi della finanza e delle banche, che in pancia hanno enormi quantità di bpt (buoni poliennali del tesoro) e quindi possono ricattare lo Stato quando e come vogliono.
Ed è ciò che fanno.
Noi, in Italia, stiamo toccando con mano, in questi giorni, l'assaggio di questa nuova forma di trattativa: si chiama Monte dei Paschi di Siena.
Il management operativo di quella banca è stato condannato da un regolare tribunale italiano a pene detentive che variano da 1 anno e mezzo a 3 anni. E' stato quindi  accertato il principio della loro negligenza ai danni del contribuente.
La banca è sopravvalutata e, in teoria, dovrebbe portare i libri in tribunale e dichiarare fallimento. C'è un problema, però. 
Ecco come vedo il neo-terrorismo finanziario: la banca in questione, nel territorio in cui opera e ha operato, è sempre stata un punto di riferimento nella gestione della finanza locale a disposizione della classe politica dirigente. Si è sempre messa a disposizione dello stato centrale riempiendosi la pancia di buoni del tesoro, ne ha diverse decine di miliardi; così facendo ha contribuito ad abbassare il tasso, consentendo allo stato centrale di pagare una cifra più bassa di interessi. E' ciò che consente a un istituto finanziario di essere identificato come "banca strategica"; quindi, se fallisce, deve vendere i suoi buoni per pagare i debiti, il che comporta un salasso da parte dello Stato. Nei decenni questo giochetto ha sempre funzionato e si sono tenuti bordone a vicenda. Adesso che è arrivata la stretta di una nuova regolamentazione europea, questo giochetto non funziona più. 
Esistono quindi due ipotesi: 

1. Lo Stato Italiano fa ciò che ha fatto la Gran Bretagna nel 2008, quando si trovò in una situazione analoga, con una loro banca privata che valeva 100 volte di più del Monte dei Paschi, la Royal Bank of Scotland, esposta per ben 400 miliardi di dollari scoperti. Impiegarono un pomeriggio per risolvere la questione: venne nazionalizzata.

2. La banca si affida a capitali freschi sul libero mercato e chiede un breve tempo per risolvere i propri conti. Qui nasce un problema molto serio. Anzi, serissimo.
Perché va da sé che chiunque si presenti al Monte dei Paschi, magari con un bell'assegno da 10 miliardi di euro cash subito e altri 10 di lì a tre mesi, automaticamente diventa proprietario di buoni del tesoro. E uno così tiene per il collo la nazione, non solo. In prospettiva (forse, chi lo sa) che l'Italia possa uscire dall'euro, essendo il Monte dei Paschi uno dei più forti azionisti che detiene il pacchetto di controllo della Banca d'Italia, quello lì sarà tra coloro che stampano moneta. Quindi, chi si prende la banca può ricattare lo Stato come e quando vuole. 
A questo bisogna aggiungere il fatto che l'eventuale nuovo proprietario viene ad avere la documentazione ufficiale relativa a tutti i pasticci clandestini della banca che coinvolgono parte della classe politica italiana, quindi potrebbe diventare "oggettivamente" un soggetto politico che siede al tavolo con ministri, sottosegretari, senza che noi lo sappiamo.

Certo, se la nazionalizzano, va sotto stretto controllo giuridico, sia italiano che europeo, ed è finita la pacchia per le clientele.
Ma se non la nazionalizzano, si corre il rischio che finisca nelle mani di chi potrebbe avere come obiettivo quello di ingoiare in un solo boccone il territorio economico nazionale.

Questo è il dilemma attuale.
E questa è la ragione per cui non è la prima notizia in tutti i talk show, in tutti i telegiornali, su tutta la stampa. Meglio non parlarne.

Basterebbe un esempio facile facile per spiegare di che si tratta.
Lunedì scorso nel corso del tg su La7, il buon Mentana, un professionista di lungo corso, da sempre fornito di fonti attendibili, gli dedica ben 15 secondi. Infatti, nel commentare l'ennesima caduta in borsa del titolo aggiunge: ... sembra che ci sia un interessamento di una banca cinese che si è fatta sotto dichiarandosi disponibile a entrare versando ben 10 miliardi subito....staremo a vedere.
Fine della notizia senza nessun altro commento.
Il mattino dopo arriva da Hong Kong la conferma della notizia data da Mentana e il titolo riprende quota in borsa.
Qualche ora dopo arriva la Consob, l'ente che gestisce il controllo della borsa, e dichiara di avere avviato una ispezione relativa a certe voci che attribuiscono l'interesse di una banca asiatica per il titolo sospeso per rialzo...la Consob ha avviato una ispezione per controllare la veridicità delle voci nel tentativo di evitare ogni forma di speculazione sul titolo.
Tranne un breve dispaccio dell'Ansa, nessuno ha commentato la notizia.
Lo ha fatto il Wall Street Journal e la stampa internazionale che segue la finanza.
Sembra quasi fatta. Almeno sulla carta.
Si dice addirittura che accordi in tal senso siano stati già siglati un mese fa a Milano quando il presidente della Cina ha incontrato ufficialmente il caro leader.
Se questo avvenisse, si tratterebbe  di un massiccio intervento finanziario della Cina dentro i polmoni finanziari della Repubblica Italiana, con il semaforo verde del nostro governo e direi di tutte le forze politiche, visto che mi sembra che nessuno si sia attivato su questa vicenda.
Chi segue i teatri geo-politici ed è bene informato ci rivela che si tratta di una strategia quinquennale della Cina, di cui si discute negli ambienti economici: usare Monte dei Paschi di Siena come cavallo di Troia per poi, una volta ben dentro al territorio, papparsi in un boccone l'intero sistema di infrastrutture del porto di Livorno e poi quello di Genova (magari attraverso la banca ligure Carige). La stessa identica operazione che è andata a buon fine -con tragico silenzio dell'intera Europa- nella disastrata Grecia, sedici mesi fa, quando hanno prima acquistato quattro banche e poi hanno preso, a prezzi di saldo, il 96% delle azioni del porto del Pireo. Si tratta di una vera e propria operazione militare, così deve essere considerata dagli spiriti più sensibili e consapevoli.
Una volta presi i porti italiani, la Cina sarà pronta ad andare all'attacco del porto di Rotterdam, tuttora il più importante porto commerciale del pianeta Terra.

E' mai possibile, mi chiedo, che di tutto ciò non si discuta ampiamente sui giornali, e non ci sia nessuna forza parlamentare che ha l'ardore patriottico e l'ardire civico di inchiodare Ministero degli Interni, Ministero dell'Economia e Ministero del Tesoro alle loro responsabilità, pretendendo in una interrogazione parlamentare aperta a tutti, che vengano dispiegate sul tavolo tutte le carte relative alla situazione del Monte dei Paschi di Siena?

Ha ragione lo scrittore tedesco: "stiamo dentro la terza guerra mondiale, ma la gente non lo sa".

Questi sono i nuovi teatri che da oggi, con i colossi finanziari planetari ben sistemati dentro al congresso Usa e un Obama ammanettato, (perché colpevole di reticenza e di eccesso di mediazione compromissoria) noi tutti siamo chiamati a confrontarci.

E' il vero scenario dello scontro attuale.

Non partecipare a questo spettacolo, vuol dire essersi arresi alla definitiva invasione della Repubblica Italiana senza neppure aver tentato o cercato di combattere.

Da cui, la citazione.


5 commenti:

  1. Mi permetto di copiare e incollare un articolo, che riguarda l'argomento del suo post

    http://www.dagospia.com/rubrica-4/business/veramente-monte-pacchi-nit-holding-fondo-cinese-che-dice-88015.htm
    E’ VERAMENTE IL MONTE DEI PACCHI! NIT HOLDING, IL FONDO CINESE CHE DICE DI POTER OFFRIRE 10 MILIARDI PER LA BANCA SENESE, SI ERA FATTO AVANTI PER LA POPOLARE DI SPOLETO OFFRENDO TITOLI-PATACCA BRASILIANI
    Il fondo di Hong Kong aveva presentato ai commissari di Bankitalia due certificati del Tesoro brasiliano del 1972 del valore nominale di 800 milioni di euro, ma che invece si sono rivelati due pezzi di carta da 0,24 millesimi di euro. La magistratura ha aperto un’inchiesta…
    Gianluca Paolucci per “la Stampa”

    Quanto valgono oggi titoli di Stato brasiliani del 1972 per 2,4 miliardi di cruzeiros? Valgono 800 e passa milioni di euro oppure 0,24 millesimi di euro? Per rispondere a questa domanda serve una buona calcolatrice e tanta pazienza. Anche perché dal 1972 a oggi il Brasile ha cambiato la divisa sette volte e ricostruire tutte le vicende della travagliata politica monetaria del paese sudamericano. La risposta però assume rilievo, seppur incidentalmente, nelle vicende attuali di Montepaschi.
    Prima di addentrarsi nelle quarantennali fluttuazioni del debito pubblico brasiliano, serve un passo indietro. Lo scorso anno la Nit Holdings di Hong Kong, la stessa dell’offerta da 10 miliardi per Montepaschi, si fa avanti per rilevare la piccola Banca Popolare di Spoleto, promettendo investimenti multimilionari. L’operazione sarebbe dovuta avvenire L’affare non però non va in porto.
    Per i commissari dell’istituto nominati da Bankitalia, «quando furono presentate le offerte di Nit Holding Limited ed Aspocredit – si legge nel verbale notarile dell’assemblea di PopSpoleto che nel giugno scorso ha varato la fusione con Banco Desio, riportato dal sito Tuttoggi.info - queste furono scartate dai Commissari i quali ritennero la documentazione attinente alla capacità finanziaria inattendibile, anzi fu anche segnalata alla procura della repubblica qualche perplessità nutrita dagli stessi circa la documentazione e la serietà dell’offerta».
    L’inchiesta della procura in effetti parte e, addentrandosi nei meandri della Nit Holdings, scova cose interessanti. A luglio del 2013 la Nit Holdings Italia srl, il veicolo che avrebbe dovuto effettuare l’operazione su PopSpoleto, aumenta il capitale per 150 milioni di euro.
    Lo paga la controllante di Hong Kong con il conferimento di due certificati del Tesoro brasiliano del valore di 1,2 miliardi di cruzeiros ciascuno.
    Secondo una perizia redatta da un professionista romano, i titoli valgono 816,132 milioni di euro più spicci. Secondo la Guardia di finanza la perizia però è falsa e il valore reale è di 0,00027 euro. Un po’ troppi zeri dopo la virgola per comprare una banca.
    Così la procura, dopo la segnalazione di PopSpoleto, apre un fascicolo e mette sotto sequestro i due titoli brasiliani. Nel decreto di sequestro, il gip di Spoleto nota anche una serie di altre circostanze. I titoli in questione intanto erano già stati oggetti di una segnalazione del Tesoro brasiliano nel 2007, che avvisava i potenziali investitori del rischio di frodi. Poi rileva che l’autore della perizia, Pietro Paolo Raggi, è anche revisore della Credit San Bank, «costituenda» banca che avrebbe dovuto assorbire la Spoleto.
    Infine ricostruisce la fila di nomi della valuta brasiliana dal 1972 a oggi (per la cronaca: cruzeiro, cruzeiro novo, cruzado, cruzado novo, cruziero, cruziero real e infine real) e le relative svalutazioni per arrivare al valore attuale.
    Da ultimo segnala la presenza nello studio notarile dove venivano effettuale le operazioni sul capitale di Nit Italia del duca Rodolfo Varano di Camerino. Lo stesso che lunedì rispondeva cortesemente alle domande dei giornalisti in qualità di «rappresentante per l’Italia» di Nit Holdings. Per la cronaca, ieri i legali di Nit hanno ribadito che l’offerta da 10 miliardi è stata veramente presentata alla banca senese. Sull’offerta di Nit per Mps, intanto, indaga la Consob.

    RispondiElimina
  2. La notizia è la seguente .
    L'EGEMONIA AMERICANA STA FINENDO , I BRICS SI AFFACCIANO IN EUROPA, IL DOLLARO HA I GIORNI CONTATI.
    altro che operazioni militari.
    QUESTE SONO OPERAZIONI POLITICHE DI STATI SOVRANI .
    I cinesi , insieme alla russia stan costruendo un sistema multipolare , con un sistema monetario alternativo al dollarocriminale, e perche mai dovremmo vendere a gente che ha questi ideali?
    mi fa piu schifo BLACKROCK che i cinesi
    gia le banche controllavano e controllano i governi con il gioco del debito ...da anni.. quindi dire che rischiamo di essere controllati è una battuta ??
    STA BENE LA COLONIA AMERICANA , ma non la COLONIA CINESE.
    sempre colonia è.....si preferisce lo status-quo insomma, si vuole un FMI predominante , e se i BRICS vogliono fare affari da noi sono solo OPERAZIONI MILITARI ....
    DOBBIAMO ESSERE CONTROLLATI E SVENDUTI esclusivamente agli occidentali?
    SIGNOR Sergio ,lei NON CI STA AVVISANDO CHE L'EGEMONIA ECONAMERICANA STA SUBENDO UN DURISSIMO COLPO(notizia da dare,...perche cosi facendo altri stati potrebbero fare investimenti in italia senza passare dal dollaro e VICEVERSA), e mi sembra di capire che è molto triste per questo ,MA LA PROPAGANDA COME UN COLPO MILITARE contro le ANIME BELLE da parte di veri e propri MOSTRI.
    vuole solo BLACKROCK E MONSANTO a spartirsi l' ITALIA ?
    la russia rifiuta gli OGM per esempio
    ...gli stati uniti li abbiamo gia conosciuti, e spero se ne vadano al piu presto dall'italia , e anche dalla NATO.
    i cinesi comprano in grecia e in italia a prezzi stracciati che lei percepisce come un operazione militare . ma chi è che ha fatto in modo che tutto cio avvenisse?? europa e stati uniti distruggendo la sovranita delle nazioni.
    viene qua a consigliare alle anime belle di considerarla un operazione militare ?
    FONDI STRANIERI AMERICANI-europei SI
    FONDI CINESI E RUSSI sono operazioni militari.....
    signor Sergio perchè fomenta ???

    cina e russia stanno cambiando questo schifo di mondo statunitense , benvengano i cinesi in italia , stanno creando un sistema alternativo con PUTIN all'usura mondiale criminale occidentale ,
    LA DOMANDA è: POTRANNO FARE PEGGIO DI QUELLI CHE CI SONO STATI FINO AD ADESSO? io direi che è difficilissimo.
    ( io , nel mio spero nell'esproprio da parte del nostro governo non appena verranno arrestati i criminali deviati , quindi fondi italiani e non stranieri, ne cinesi ne americani, ma questa ancora è fantapolitica )

    presentare il tutto come i cinesi brutti e cattivi,non è corretto ......
    scrive dagli stati uniti vero?
    bla bla il popolo americano sveglio pensante bla bla bla .. questa è bellissima ........
    quest'articolo è proprio divertente.
    Noam Chomsky, «gli stati uniti sono uno Stato terrorista di diritto».

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Aggiungerei anche queste informazioni. La Cina possiede gran parte del debito americano, produce più acciaio degli Usa ed a costi molto bassi (la crisi in Italia non si risolve solo con gli scioperi e con i piagnistei), sta lavorando con 188 altri Paesi per un'alternativa al FMI e per sostituire il dollaro nei commerci internazionali, tant'è che la morte del Presidente della francese Total si inquadra in questa lotta, la Francia, come la Germania, ma non l'Italia, sta pennsando di aderire a questo nuovo sistema monetario (che sarà garantito dall'oro e la Cina è uno o il maggior possessore di oro...). Girano voci che anche il nuovo Papa stia cercando di convincere i suoi collaboratori a vendere i beni della Chiesa per fare beneficenza, sapendo dei cambiamenti che ci saranno...

      Insomma c'è in atto una vera e propria guerra con armi diverse, ma noi siamo provinciali e pensiamo di nominare ministro degli esteri una giovane priva di esperienza e delle giuste conoscenze per interpretare le relazioni internazionali. Non sempre giovane è bello, almeno Gentiloni ha dalla sua una maggiore esperienza di vita politica, che sia anche competente ed in grado di gestire la geopolitica però è ancora da scoprire.

      E tra quelli pronti ad intervenire finanziariamente per "aiutare" il Monte dei Paschi ci sarebbe anche il caro amico di Matteo, Davide Renzi, pronto col suo fondo a lucrare sulle difficoltà del Paese, dando al suo amico presidente nuove opportunità di potere. Ma se cambierà il sistema monetario ne vedremo delle belle ed ora che Obama è diventato un'anatra zoppa fare previsioni sull'immediato futuro sarà sempre più difficile.

      Elimina
  3. Non ho mai goduto, caro Sergio, della stessa sua considerazione in Obama. Io penso che come qualsiasi altro presidente USA eletto grazie ai finanziamenti delle lobby di potere, dalle armi, al petrolio ai farmaci, deve sempre stare alla linea geopolitica delle corporations che l'hanno fatto eleggere dal popolo americano. Cina e Russia hanno dalla loro parte un sistema vincente, sono a tutti gli effetti dittature comuniste/capitaliste ove non è consentito nessun tipo di dissenso. Quello che sognano le corporations e le multinazionali ovvero l'oligarchia mondiale, per tutto il resto del pianeta e in particolar modo per l'Europa, che attraverso l'eurozona ci sta spingendo verso quel modello societario. Leggevo un commento ove un lettore dice che gli fa più schifo Black Rock dei cinesi. Ci danno anche la facoltà di scegliere il meno peggio? La nostra sottocultura è arrivata a questo? Possibile che nessuno, dico nessuno dai sindacati ai vari movimenti mondiali riesca a battere i pugni sul tavolo e a mettere sul piatto un modello di sviluppo diverso? Siamo costantemente terrorizzati dall'uscita dall'eurozona, chi ci sta terrorizzando? Quelli che usano l'eurozona per toglierci i nostri diritti di persone. Sono convinto che varrebbe la pena di rischiare un'uscita dall'eurozona anche se ci impoverirà ancora di più e all'improvviso. Meglio comunque poveri ma liberi che poveri e schiavi, perche questo vogliono farci diventare, SCHIAVI!

    Sono due anni che ho tolto la tv, è stato come smettere di fumare, dopo ci si sente un po' più liberi, l'ho fatto specialmente per i miei figli.

    FATELO ANCHE VOI!

    È LA PIÙ STUPIDA ED EFFICACE DELLE RIVOLUZIONI POSSIBILE!

    SPEGNETE LA TV!!!!!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Sono d'accordo, bisognerebbe sottrarsi anche all'uso di facebook, ma lì l'impresa è davvero ardua

      Elimina